Il libro

Liberiamo Moro dal Caso Moro: oggi a Cagliari l’incontro per ricordare lo statista Alla Facoltà teologica della Sardegna la presentazione del libro del giornalista di Avvenire Angelo Picariello

 

Un’operazione di «giustizia culturale». Questo il senso e il significato della manifestazione in programma oggi alle 18 in via Sanjust a Cagliari nei locali della Facoltà teologica della Sardegna, organizzatrice dell’appuntamento insieme al Meic, il Movimento ecclesiale di impegno Culturale, al Centro Studi Aldo Moro, all’Associazione suor Nicoli e alle edizioni San Paolo.

Il libro

Si tratta di rimettere nel giusto rapporto i 55 giorni del sequestro Moro rispetto ai quasi 20.000 giorni di vita del grande statista, padre costituente della nostra Repubblica. Un’operazione riuscita ad Angelo Picariello, giornalista del quotidiano Avvenire con Liberiamo Moro dal caso Moro. Eredità di un grande statista, prefazione del cardinale e presidente Cei Matteo Zuppi. Quando, fra tre anni, anche in Sardegna si celebreranno i 50 anni dell’assassinio di Aldo Moro, si dovrà certamente tornare a quell’assemblea che, qualche giorno dopo il 16 marzo del 1978, la Democrazia cristiana sarda organizzò nel vecchio palazzo dei congressi della Fiera internazionale della Sardegna, troppo piccolo per contenere la folla di cagliaritani sconvolti dall’efferatezza dell’attacco condotto al cuore dello Stato. I brigatisti avevano appena inviato la prima foto dello statista nel carcere di via Gradoli: era quella del moderno «Ecce homo». Fu questa la definizione che l’allora presidente della Giunta regionale della Sardegna, Pietro Soddu, leader dei morotei isolani, diede di quell’«uomo giusto, buono e mite», come ebbe a dire Papa Paolo VI nell’omelia per i funerali celebrati a San Giovanni in Laterano. Allora comandava la cronaca.

I diversi volti dello statista

A 48 anni di distanza, nonostante diverse lacune ancora esistenti nella ricostruzione di una prigionia durata quasi due mesi, si deve passare alla storia. Un’operazione realizzata da Angelo Picariello, quirinalista del quotidiano della Cei, che, ai giorni del sequestro, dedica solamente 15 delle 472 pagine di ricostruzione puntuale, meticolosa, ma vivace e piacevole a leggersi, della vita di un uomo, cattolico, protagonista per 30 anni dell’Italia repubblicana: Moro e la sua famiglia, padre costituente, penalista, uomo di governo, professore universitario durante la contestazione del 1968, Moro in ascolto dei giovani, ministro degli Esteri e uomo di pace. «Guardando a Moro senza fermarsi ai 55 giorni della prigionia, vediamo con chiarezza di che cosa è carente oggi la politica – scrive nell’introduzione il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopa le italiana – e non solo nel nostro paese: c’è bisogno di una “visione” e non di un cristianesimo professato solo a parole, ma di cristiani capaci di testimoniare nei fatti […]. Il d vorzio cui oggi assistiamo fra cultura e politica che vive troppo spesso del giorno per giorno e di leadership personalistiche, è il contrario di quel che Moro testimoniò, come l’uomo saggio del vangelo che ha costruito la casa sulla roccia».

Simone Mariani (Articolo apparso su Kalaritana Avvenire del 4 maggio)


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