
Un vigile del fuoco impegnato nelle operazioni di spegnimento di un incendio | Foto Corpo Forestale della Sardegna
A poche ore dagli incendi che avevano interessato larga parte del Sud Sardegna, con le situazioni più critiche a Villacidro e Serramanna, la presidente della Regione Alessandra Todde è tornata a esprimersi sull’emergenza degli incendi in Sardegna a seguito del devastante incendio a Punta Molentis, a Villasimius, sviluppatosi nel corso del pomeriggio di domenica 27 luglio.
Le parole
«Sono passate meno di 48 ore dagli incendi che hanno devastato il Sud Sardegna. E oggi, ancora una volta, ci ritroviamo a fare i conti con una nuova emergenza – ha scritto Todde sui propri profili ufficiali – A Punta Molentis, una delle perle della nostra terra, le fiamme hanno costretto decine di persone alla fuga via mare. Oltre 200 auto sono rimaste intrappolate. Residenti e turisti in pericolo, nel panico. Una scena orribile, dolorosa. Mentre un altro pezzo della nostra bellezza é in cenere. Ringrazio, con tutta la gratitudine possibile, le donne e gli uomini impegnati nell’emergenza sul campo». Poi la promessa. «Noi non ci arrendiamo alla violenza e al tentativo di distruggere la nostra terra – ha ribadito Todde – Lavoreremo ancora più duramente per rafforzare i presìdi e potenziare gli strumenti di prevenzione e intervento. Lo ribadisco, chi distrugge la Sardegna è nemico della nostra comunità. E come tale sarà trattato. Senza sconti, con ogni responsabilità che ci compete», ha concluso Todde.
Emergenza continua
Quella di ieri è stata una delle giornate più complesse della stagione della lotta agli incendi. Ventiquattro i roghi in totale, di cui sei hanno richiesto l’intervento della flotta regionale. Con la contemporaneità degli incendi che è stata l’elemento di difficoltà ulteriore per la squadra regionale. Data la persistenza del maestrale, anche quella di oggi potrebbe essere una giornata difficile per gli uomini e le donne dell’intero sistema di lotta ai roghi. Già due gli interventi in corso, uno a Villacidro e l’altro a Orosei.
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