Cronaca

Mistero a Portisco: 21enne morto in barca per arresto cardiaco Effettuata l'autopsia sul corpo di Giovanni Marchionni, la procura ipotizza ipotesi esalazioni tossiche e prosegue le indagini per fare luce sulla morte

Un’imbarcazione (foto Ansa)

Giovanni Marchionni, 21enne di Bacoli, è morto per un arresto cardiocircolatorio mentre si trovava nella cabina di prua di un motoscafo ormeggiato nel porticciolo turistico di Portisco, a Olbia. Resta da chiarire se a provocarlo siano state esalazioni tossiche, come ipotizzato in un primo momento: lo stabiliranno le analisi tossicologiche e istologiche sui tessuti prelevati oggi dal medico legale Francesco Serra, durante l’autopsia eseguita all’Istituto di Medicina legale di Sassari su disposizione della pm Milena Aucone.

All’esame hanno assistito i consulenti di parte Ernesto D’Aloja e Alberto Chighine, per il proprietario dell’imbarcazione, e il perito Antonio Nieddu, incaricato dai legali della famiglia Marchionni. I risultati definitivi saranno depositati entro 60-90 giorni.

La Procura di Tempio Pausania prosegue le indagini, al momento contro ignoti, affidate alla polizia di Stato, per ricostruire cosa sia accaduto nella notte tra il 7 e l’8 agosto. Il giovane fu trovato senza vita la mattina dell’8, ormai morto da ore. Sul posto, i sanitari ipotizzarono che a ucciderlo potessero essere state esalazioni provenienti dal bagno chimico o dalle batterie di bordo. Gli investigatori stanno anche accertando se quella notte Marchionni fosse solo sull’imbarcazione.


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