
Si allargano anche alla penisola le operazioni dei Carabinieri del Nas impegnati nelle indagini riguardanti le intossicazioni da botulino riscontrate dopo l’evento Fiesta Latina a Monserrato a fine luglio scorso, causa del ricovero di sette persone e della morte di Roberta Pitzalis, la 38enne originaria di Guasila e residente nel centro dell’hinterland cagliaritano.
Il caso
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera e Fattoquotidiano.it e nella mattinata di oggi, giovedì 14 agosto, da L’Unione Sarda, su indicazione della Procura di Cagliari, il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Torino ha perquisito la sede dell’associazione organizzatrice dell’evento. All’interno dello stabile, situato a Vigone, comune nel torinese, le autorità hanno segnalato alcune irregolarità nella conservazione di alcuni prodotti alimentari, tra cui pacchi di riso, conserve di pomodoro, bibite alcoliche e analcoliche. Per questo motivo, oltre al sequestro del cibo e delle bevande, il rappresentante legale dell’associazione Cristian Gustavo Vincenti, unico indagato per la morte di Pitzalis, è stato denunciato. Secondo la difesa di Vincenti si tratterebbe di cibi per cui non è necessaria la conservazione in frigorifero, precisando che tutti i prodotti utilizzati nel corso delle proprie attività sono stati adeguatamente conservati e acquistati tra gli scaffali della grande distribuzione. La situazione dell’organizzatore dell’evento così sembra aggravarsi, ma sul caso saranno necessarie ulteriori risposte che arriveranno dalle indagini ancora in corso.
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