La firma

Nasce a Carloforte il marchio per tutelare il pescato italiano Per il ministro Lollobrigida si tratta di uno strumento che garantisce lavoro, sicurezza e rispetto per l’ambiente

Il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida

A Carloforte, nella storica tonnara dell’Isola di San Pietro, è nato ufficialmente il marchio «Firmato dai Pescatori Italiani». Il protocollo, siglato da Coldiretti Pesca e Filiera Agricola Italiana, segna un passo decisivo verso una filiera ittica trasparente e sostenibile, capace di valorizzare il pescato nazionale.

Con circa 12mila imbarcazioni in attività e un giro d’affari che sfiora i 750 milioni di euro, il settore pesca italiano affronta da anni la concorrenza delle importazioni estere: nel 2023 sono arrivati oltre 840 milioni di chili di pesce dall’estero, contro una produzione nazionale di 130 milioni. Il nuovo marchio intende contrastare questo squilibrio, offrendo ai consumatori garanzie di qualità, tracciabilità e tutela ambientale.

Alla firma erano presenti il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e numerosi rappresentanti del mondo agricolo e ittico. «È un metodo di identificazione che ha dietro di sé sicurezza, lavoro e rispetto per l’ambiente», ha dichiarato Lollobrigida. E ha aggiunto: «Pescare, trasformare e creare ricchezza in Italia è un valore da sostenere con regole e incentivi».

Il marchio sarà apposto solo su pesce pescato o allevato in acque italiane, valorizzando il lavoro quotidiano dei nostri pescatori e offrendo maggiori certezze ai consumatori.


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