Alla Madonna della Strada l’incontro foraniale dei catechisti

Un’occasione di incontro e di condivisione tra i catechisti della forania, da diverse realtà, con motivi diversi, ma tutti accomunati dalla stessa chiamata: essere testimoni credibili di Cristo.
Questo il cuore dell’incontro tra i catechisti della forania dei Santi Pietro e Paolo con l’arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi.
L’incontro nel Salone della parrocchia Madonna della Strada a Cagliari.
A coordinare l’assemblea don Emanuele Mameli, direttore dell’Ufficio Catechistico diocesano, e don Alessandro Simula, vicario foraneo e parroco a Sant’Avendrace.
Presenti circa sessanta catechisti provenienti dalle parrocchie San Massimiliano Kolbe, Medaglia Miracolosa, Madonna della Strada, Sant’Avendrace, Sant’Eusebio, San Francesco d’Assisi, SS. Pietro e Paolo e dalla parrocchia Spirito Santo.
Dopo aver esposto con cura le varie relazioni, che hanno messo in luce tanti aspetti degni di riflessione, frutto di un lavoro sinodale e delicato, i catechisti hanno ascoltato le parole dell’Arcivescovo che ha toccato diversi punti salienti, risultato delle varie testimonianze dei presenti.
Occorre trovare punti di consenso e di
«Occorre trovare punti di consenso e di convergenza», così monsignor Baturi chiamava i risultati di un dialogo sinodale tra catechisti, poiché il consenso è frutto dello Spirito che, guidandoci, ci fa capire quali passi in più possiamo fare come Chiesa in cammino che si riforma, cambia e cresce.
«Chiamati», il servizio del catechista è frutto della risposta ad una chiamata, esso è costantemente invitato a vivere ciò che insegna, non come sinonimo di perfezione ma come testimone credibile.
«Esperimento», in un mondo che cambia abbiamo bisogno di tentativi di evangelizzazione che ognuno è invitato a mettere in atto, con momenti di incontro e di condivisione che possano essere utili ad una crescita comunitaria e spirituale.
«La fede è esperienza», l’esperienza è comprendere il significato intimo delle cose, è occasione per rendersi conto ed aprire gli occhi, è occasione in cui ci si scopre «comunità» attraverso autentiche relazioni di fede e di amicizia.
La serata si è poi conclusa con un momento di convivialità nei locali della parrocchia che ha accolto l’incontro.
Giancarlo Cocco
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