LEONE XIV

Papa Leone XIV, i giovani sardi attendono il Giubileo per l’incontro Il commento di don Mariano Matzeu sulle aspettative e le attese dei più giovani per il nuovo Pontefice

L’elezione di un nuovo Papa rappresenta sempre un momento di grande attesa e speranza per la comunità dei fedeli, ma soprattutto per i giovani, che cercano di trovare in lui una figura di riferimento e guida. Con Leone XIV, in un contesto segnato da sfide globali e crisi di valori, le aspettative dei giovani sono particolarmente alte.

La sua richiesta di essere «costruttori di ponti» ha risuonato come un appello forte e chiaro, invitando a superare divisioni e a costruire relazioni di rispetto e dialogo. Il saluto del giorno della sua elezione ha toccato corde profonde nei cuori dei giovani, che si sentono spesso disorientati in un mondo che sembra frammentato. La metafora del ponte è potente: essa simboleggia non solo la connessione tra diverse culture e fedi, ma anche l’importanza di un dialogo che sia aperto e sincero. Per i giovani, che vivono in un’epoca caratterizzata da polarizzazioni sociali e culturali, la figura di un Papa che promuove l’unità diventa fondamentale. Essi auspicano che Leone XIV possa portare avanti un messaggio di inclusione e comprensione, non solo all’interno della Chiesa, ma anche nel mondo secolare.

Inoltre, la preghiera del «Regina Coeli» ha rappresentato un altro momento cruciale per il rapporto tra il nuovo pontefice e i giovani. Durante questo incontro, ha fatto un appello rivolto specificamente a loro, invitandoli a non «temere». Questa frase, semplice ma incisiva, è un incoraggiamento a superare le paure e le incertezze che spesso caratterizzano la vita dei giovani di oggi. La paura del futuro, delle scelte da fare e del mondo che li circonda può essere opprimente, ma l’invito del Papa a non lasciarsi sopraffare da queste ansie è un messaggio di speranza. Le giovani generazioni sono in cerca di modelli che possano ispirarli e guidarli in un percorso di crescita personale e spirituale. In questo senso, Papa Leone XIV ha la possibilità di instaurare un dialogo diretto con i giovani, ascoltando le loro preoccupazioni e rispondendo alle loro tante domande di senso. Le aspettative sono alte: i giovani desiderano vedere realizzate le promesse di un cambiamento, di una Chiesa più attenta alle loro esigenze e alle loro visioni del mondo. In un’epoca in cui molti giovani si sentono disconnessi dalla Chiesa, la figura di Leone XIV offre una nuova opportunità.

La sua apertura al dialogo e il suo invito a costruire ponti possono contribuire a far sì che i giovani trovino nella Chiesa un luogo di accoglienza e di crescita. È un momento storico che potrebbe segnare una nuova fase per la Chiesa, e i giovani sono pronti a rispondere a questa chiamata, desiderosi di essere parte attiva della costruzione di un mondo migliore. Il prossimo Giubileo dei giovani sarà una grande occasione per conoscerlo da vicino.

Don Mariano Matzeu – direttore della pastorale giovanile diocesana (Articolo apparso su Kalaritana Avvenire del 18 maggio)

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