Il caso

Pazienti oncologici nefropatici chiedono sale d’attesa più dignitose Asnet sollecita l’Aou Cagliari per garantire comfort e sicurezza nelle attese dei reparti oncologici

Il Policlinico di Monserrato

Per i pazienti nefropatici oncologici del Policlinico Duilio Casula di Monserrato, le attese quotidiane nelle sale del reparto oncologico rappresentano un disagio significativo. A farsi portavoce di questa situazione è l’associazione Asnet, Associazione sarda nefropatici emodializzati e trapiantati che ha scritto al Commissario, il dottor Vincenzo Serra, al Direttore sanitario Gabriele Finco e al direttore generale dell’assessorato alla Sanità, il dottor Luciano Giovanni Oppo, chiedendo interventi per una sala d’attesa adeguata, vista la frequenza di visite, prelievi e terapie, che può arrivare anche a tre-quattro volte a settimana.

«Alcuni nostri associati – spiega Bruno Denotti, presidente Asnet Sardegna – ci hanno segnalato che attualmente devono attendere lungo un passaggio dell’ospedale con sedie improvvisate, esposto al passaggio di tutti. Le attese non sono brevi, vista l’affluenza numerosa nel reparto». Denotti sottolinea che la situazione si protrae da tempo: «Era stato detto che sarebbe stata temporanea, ma finora non sono stati registrati miglioramenti».

L’associazione segnala l’esistenza di una sala più riservata con 30-40 posti, priva però di monitor o sistemi di chiamata dei medici. «Abbiamo chiesto di installare la strumentazione necessaria – prosegue Denotti – affinché i pazienti possano rispondere alla propria chiamata per la visita».

«Si auspicano tempi ragionevoli per risolvere il problema – conclude il presidente ASNET – soprattutto considerando che i pazienti oncologici e nefropatici, fragili, hanno diritto a un’attesa dignitosa e sicura, un insegnamento che la pandemia da Covid-19 ci ha reso evidente».


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