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Piano regionale Trasporti, i sindacati incontrano Manca: «Serve più coraggio» Incontro tra parti sociali e l'assessora ai Trasporti, mentre è ufficiale la proroga dell'attuale continuità territoriale

Un momento dell’incontro tra i sindacati e l’assessora regionale ai Trasporti Barbara Manca | Foto Cisl Sardegna/Facebook

Un primo incontro annunciato per discutere dei primi tratti del rinnovo del Piano regionale Trasporti, ma anche un momento utile per aggiornarsi sullo stato della continuità territoriale. Nella giornata di ieri, giovedì 4 settembre, i sindacati confederali hanno incontrato l’assessora regionale ai Trasporti Barbara Manca per fare il punto di una situazione in evoluzione.

Proroga

In attesa della nuova continuità territoriale, che attende il definitivo via libera dal MIT e l’iscrizione nella Gazzetta Ufficiale dell’UE, i mesi invernali di continuità territoriale aerea saranno assicurati con una proroga del bando attualmente in vigore. Aeroitalia, Ita Airways e Volotea saranno ancora così punti di riferimento per i voli in partenza da Cagliari, Alghero e Olbia in regime di continuità tra il mese di ottobre e marzo 2026. A dare la notizia della proroga negli scorsi mesi era stata direttamente la presidente della Regione Alessandra Todde, ma mancava ancora l’ufficialità del parere positivo delle compagnie. L’accordo è stato ulteriormente sancito, come riporta L’Unione Sarda, dall’inizio della vendita dei biglietti per i prossimi mesi da parte di Aeroitalia, con le altre compagnie che dovrebbero seguire a stretto giro.

Reazioni diverse

L’incontro tra Manca e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil è stato però prevalentemente dedicato a un Piano regionale Trasporti che dovrà assicurare un miglioramento del sistema di mobilità globale dell’isola. Al di là della continuità territoriale aerea, rimangono temi fondamentali quello della continuità territoriale marittima e del trasporto ferroviario, senza dimenticare i servizi di Arst su gomma. Una matassa non semplice da sbrogliare, ma di cui la politica deve prendersi cura. Anche con maggior coraggio, hanno sottolineato i sindacati, che hanno assunto come positivi i primi passi verso una discussione che però avrebbe bisogno di maggiore incisività. «Apprezziamo quello che consideriamo un avvio di un confronto che dovrà articolarsi in altri appuntamenti per affrontare temi specifici del Piano regionale dei Trasporti», ha sottolineato il segretario generale della Cgil sarda Fausto Durante, insieme col segretario regionale Filt Cgil Arnaldo Boeddu. Più ferma la Uil, presente al tavolo con la segretaria regionale Fulvia Murru e il segretario della Uilt Valerio Mereu: «La mobilità deve essere un diritto universale, non un costo aggiuntivo per chi vive in Sardegna e nelle isole minori – hanno affermatoMurru e Mereu – Occorre creare un Osservatorio regionale permanente sulla mobilità con dati aperti per cittadini e parti sociali. Servono più servizi per studenti, lavoratori e aree interne in modo da fermare lo spopolamento. A questo devono essere affiancate politiche e iniziative che garantiscano occupazione qualificata e stabile». Anche la Cisl, con le parole del segretario generale Luigi Ledda al tavolo insieme alla segretaria Fit Cisl Claudia Camedda, ha chiesto maggiore ambizione alla Regione. «La Cisl riconosce l’importanza strategica del Piano Regionale dei Trasporti (PRT) e il merito di voler dotare, finalmente, la nostra regione di uno strumento indispensabile per programmare e realizzare un sistema di mobilità moderno. Tuttavia- ha precisato Ledda – riteniamo che il Piano, nella sua formulazione attuale, non esprima sino in fondo l’ambizione necessaria per garantire alla Sardegna una strutturazione infrastrutturale capace di sostenere, negli anni a venire, lo sviluppo, la coesione e il pieno diritto alla mobilità dei cittadini».


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