
Fabio Pisacane (Foto Cagliari Calcio)
Alla vigilia della sfida contro il Genoa, Fabio Pisacane ha incontrato la stampa ad Assemini, soffermandosi sui temi più caldi del momento rossoblù.
Il tecnico ha aperto il suo intervento ricordando una ricorrenza speciale: il centenario della nascita di Manlio Scopigno, figura chiave della storia del Cagliari. «Un uomo e un allenatore dallo stile unico», ha detto, collegando idealmente questa memoria a quella di Gigi Riva, di cui pochi giorni fa è caduto l’anniversario. «Una bella coincidenza che merita un pensiero».
Pisacane è poi entrato nel vivo della partita.
La vittoria manca da troppo tempo e l’allenatore non lo nasconde: «Speriamo di ritrovarla presto, magari già sabato. La meritano i ragazzi e la meritano i tifosi».
La sosta ha permesso di recuperare elementi importanti, soprattutto Deiola, la cui assenza si è fatta sentire.
Le note negative riguardano invece Zé Pedro, che starà fuori alcune settimane, oltre ai lungodegenti Ciocci e Belotti. Su Mina, rientrato dagli impegni intercontinentali, il tecnico non ha dubbi: «È abituato a questi ritmi, stringerà i denti».
Il discorso si è poi spostato sull’avversario. «Il Genoa ha valori importanti, mi sorprende la loro posizione in classifica”, ha detto Pisacane, sottolineando l’arrivo in panchina di Daniele De Rossi. «Non è mai semplice entrare in corsa, ma sono sicuro che avrà già inciso dal punto di vista caratteriale».
Tra i singoli, Pisacane ha parlato della crescita di Gaetano, definendolo un talento naturale che ha però pagato l’assenza del ritiro precampionato. «Sta migliorando e può dare ancora di più. L’obiettivo è portarlo presto a reggere tutta la partita».
Inevitabile anche il passaggio sul legame personale del tecnico con il Genoa: «Non potrà mai essere una gara come le altre. Lì sono cresciuto e rinato dopo la malattia. Ma oggi penso solo al Cagliari».
Guardando alla gara, Pisacane chiede alla squadra lucidità e coraggio: «Serve una partita con ritmi alti e intensità, ma senza frenesia. È un’altra finale del nostro campionato. La vittoria non deve diventare un’ossessione: dobbiamo leggere bene i momenti della gara». Un aspetto fondamentale, secondo l’allenatore, in una Serie A che quest’anno definisce «tra le più difficili dell’ultimo decennio».
Il tecnico ha poi affrontato il tema della difesa, dove tornano disponibili Pintus e Deiola. Su Rodriguez, giovane e ancora in fase di adattamento al calcio europeo, Pisacane invita alla pazienza. «Sta crescendo, ma bisogna capire quando è il momento giusto per lanciarlo».
Riguardo a Esposito, l’allenatore ne ha evidenziato le qualità ma anche ciò che manca: «Non è una prima punta pura, gioca bene tra le linee. A Como l’ho messo davanti perché non volevo rinunciarci. Deve essere più cattivo negli ultimi metri: quando ci arriva, crea sempre pericolo».
Infine, alcune parole su Kilicsoy, uno dei giovani più attesi: «Ha qualità fuori dal comune nello stretto, ma le scelte tecniche finora sono state mie. Deve imparare a gestire pressioni e contesto. Sono convinto che da qui alla fine del girone d’andata avrà le sue opportunità».
Per Pisacane serve una squadra matura, intensa e capace di reggere la pressione. La partita contro il Genoa, per lui, non sarà mai una sfida normale. Per il Cagliari, però, dovrà essere un passo fondamentale verso la risalita.
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