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Politica, Todde: «Scelte fatte sono un passo concreto per il futuro della Sardegna» La presidente della Regione commenta gli esiti di variazione di bilancio e ristori per gli allevatori, ma restano i dubbi di minoranza e Anci

«Un segnale forte di unità e vicinanza al comparto agricolo e zootecnico, e un passo concreto per il futuro della nostra Sardegna». Così la presidente della regione Alessandra Todde ha definito l’approvazione della variazione di bilancio e il via libera alla legge ad hoc per il sostegno agli allevatori del comparto bovino colpiti dagli effetti sulle proprie mandrie della dermatite nodulare contagiosa. Sullo sfondo però rimangono ancora le critiche della minoranza e l’attesa di inversioni di tendenza più nette da parte degli enti locali.

Tra soddisfazione e dubbi

«Il Consiglio Regionale – ha affermato Todde attraverso un messaggio sui propri social – ha dato il via libera ad importanti provvedimenti per la Sardegna. L’approvazione nei tempi giusti ci consentirà di programmare meglio le risorse e di tornare a un ciclo di bilancio regolare, garantendo una spesa più efficace». Un aspetto fondamentale, quello della spesa e della programmazione, che potrebbe essere determinante per il rispetto dei tempi della Finanziaria per cui la maggioranza punterà ad evitare l’esercizio provvisorio. E anche per tenere unite le proprie fila in vista di un periodo delicato, anche per la questione della possibile decadenza che va avanti nel frattempo in campo giudiziario. Todde è poi tornata sul tema dei ristori per gli allevatori e per le aziende coinvolte dalla crisi dovuta alla dermatite nodulare contagiosa. «Il Consiglio ha approvato lo stanziamento complessivo di 30 milioni di euro (11,8 milioni già previsti nell’assestamento e 18,2 milioni nella Proposta di legge approvata ieri all’unanimità) per rafforzare ulteriormente gli interventi a favore degli allevatori colpiti dalla dermatite nodulare contagiosa. Dei 18,2 milioni, 17,2 – ha precisato Todde – vanno alle aziende zootecniche danneggiate e 1 milione alle imprese di macellazione e trasformazione carni».

Nonostante i via libera ottenuti dal Consiglio regionale nella serata di lunedì 11 agosto, sul tavolo restano le critiche della minoranza che durante le operazioni di voto sulla variazione di bilancio ha più volte rimarcato un’assenza di strategia e il mancato coinvolgimento, visti i tempi stretti, nella costruzione del testo. Ma se dalle opposizioni le critiche erano attese e sono quasi ovvie in termini di dibattito politico, a far destare maggiore attenzione è la parziale delusione dell’Anci. «Per noi sindaci – ha scritto sui propri canali social Daniela Falconi, presidente dell’Anci sarda e sindaca di Fonni – resta da una parte la soddisfazione di aver aperto un dibattito intorno alle necessità dei comuni, in parte ascoltate e in parte riversate in tanti interventi che attraverso lo scorrimento dei bandi su sport e viabilità miglioreranno le infrastrutture dei nostri paesi e delle nostre città e dall’altra la grande amarezza per non essere riusciti a far capire quanto le risorse correnti siano fondamentali per la nostra sopravvivenza. Affrontiamo – ha proseguito Falconi – il mancato incremento del fondo unico, di cui abbiamo visto un primo intervento di 60 milioni in finanziaria (che ci serviva per pagare bollette, aumenti di spese, adeguamenti salariali delle coop, gestioni di infrastrutture) di certo con amarezza ma anche con un po’ di autocritica e con la determinazione di proseguire non in uno scontro ma in un confronto già da settembre che apra a nuovi scenari e nuove opportunità anche alla luce dei dati pubblicati oggi dalle ACLI che ci mettono davanti ad un problema, quello dello spopolamento, che non è un’emergenza ma una questione da affrontare in modo strutturale».

 


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