
La protesta a Cagliari (foto Ansa)
Proteste in simultanea a Cagliari e Nuoro per chiedere garanzie occupazionali e un piano di assunzioni stabile negli uffici giudiziari. Davanti ai Tribunali delle due città, i sindacati Fp Cgil, Uil Pa e Usb Pi hanno manifestato contro le gravi carenze di organico e l’incertezza sul futuro dei precari degli Uffici per il Processo (Upp), figura introdotta nel sistema giudiziario per accelerare il lavoro degli uffici e promuovere l’innovazione.
A Cagliari, circa 130 lavoratori da oltre tre anni supportano il lavoro del Tribunale. A Nuoro sono 35, e in tutta Italia oltre 12.000. Il rischio? Che solo il 45% venga stabilizzato, secondo le intenzioni attuali del Ministero della Giustizia, con pesanti ripercussioni sull’efficienza del sistema.
«Il sistema sta crollando per l’assenza di personale», denunciano i sindacati, che segnalano carenze anche tra cancellieri e tecnici amministrativi. I lavoratori Upp sono stati assunti con fondi del Pnrr per smaltire l’arretrato e introdurre innovazione digitale e organizzativa, ma ora rischiano il licenziamento.
«La partecipazione al presidio è stata massiccia», afferma Nicola Cabras, segretario Fp Cgil Cagliari. «La solidarietà tra colleghi, anche a tempo indeterminato, e il sostegno dell’Anm, confermano che la riforma della giustizia deve partire da investimenti concreti sul personale».
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