Tradizioni

Quarant’anni di «Iscandula»: a Giorgino rivive il «Ballo Sardo» di Luigi Silesu L’associazione celebra l'anniversario con la presentazione della rara partitura ottocentesca

Proseguono le iniziative per il quarantennale di Iscandula, l’associazione culturale guidata da Dante Olianas, da sempre impegnata nella ricerca e nella diffusione della tradizione musicale sarda.

Oggi, venerdì 17 ottobre, alle 19, nel salone parrocchiale della chiesa di Nostra Signora di Fatima al Villaggio dei Pescatori di Giorgino a Cagliari, sarà presentata la pubblicazione «Ballo Sardo per pianoforte a due mani», un volume che ripropone l’omonima opera di Luigi Silesu, padre del compositore Stanislao (Lao) Silesu.

L’opera, pubblicata originariamente nel 1894 dalle Edizioni Lapini di Firenze, rappresenta una testimonianza unica nel panorama musicale sardo per la sua aderenza al linguaggio delle launeddas e per il valore storico che anticipa le prime registrazioni sonore del 1930.

L’associazione Iscandula ne ha curato la riedizione nel 2013, con analisi e riscrittura critica di Salvatorangelo Pisanu, ricerche storiche e cura editoriale di Marcello Furio Pili, e un CD allegato con l’esecuzione al pianoforte di Fabrizio Marchionni e un adattamento per fisarmonica di Bruno Camedda.

Già nel 1896 il musicologo Guido Giacomelli indicava il Ballo Sardo come una trascrizione di una suonata a launeddas. Secondo Pisanu, «si tratta di una traduzione presumibilmente fedele in segni grafici di un evento musicale reale», un documento straordinario per la ricchezza di motivi e la qualità del materiale musicale, che testimonia la profonda conoscenza di Silesu delle tradizioni isolane.

La serata, aperta al pubblico e a ingresso libero, vedrà la partecipazione degli studiosi e musicisti coinvolti nel progetto: Salvatorangelo Pisanu, Marcello Furio Pili, Bruno Camedda e Fabrizio Marchionni, che eseguiranno dal vivo il Ballo Sardo rispettivamente alla fisarmonica e al pianoforte, accompagnati dai maestri di ballo sardo Tonio Spiga e Cristina Deiana.
Spazio anche ad altre interpretazioni: la flautista Simona Pittau, dell’Orchestra Sinfonica di Vienna, proporrà una versione per flauto, accompagnata dalla danzatrice Elisa Nawal Serra.

Previsti i saluti istituzionali di Andrea Dettori (Assessorato alla Cultura della Regione Sardegna), Maria Beatrice Muscas (sindaca di Samassi) e Mariano Strazzeri (presidente del Comitato Villaggio Pescatori). L’incontro sarà accessibile anche alle persone sorde grazie all’interprete Laura Frau del linguaggio dei segni.

La seconda parte della serata sarà dedicata alla musica dal vivo e al ballo tradizionale: nel campo di padel antistante il salone parrocchiale tornerà «Bell’arrosa, sa primu discoteca de ballu sardu in su mundu», progetto ideato da Iscandula nel 1997 e riproposto in diverse occasioni di successo.
A guidare le danze, Cosimo Lampis (percussioni), Gianluca Piras (launeddas), Celio Mocco (fisarmonica) e Pietro Tanda (organetto diatonico).


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