Il commento

Rapporto Caritas, don Statzu: «Dati sulla povertà fortemente preoccupanti» Le parole del direttore della Caritas regionale ai microfoni di Radio Kalaritana

Si è tenuta nella giornata di ieri, lunedì 10 novembre, la presentazione del XX Report Caritas su povertà ed esclusione sociale e del IX Rapporto annuale, in vista della IX Giornata Mondiale dei Poveri, che si terrà il 16 novembre 2025, nel contesto del Giubileo “Pellegrini di Speranza”. I dati presentati a Sassari rappresentano un nuovo campanello d’allarme per la situazione sociale in Sardegna.

A parlare ai microfoni di Radio Kalaritana del lavoro svolto è stato il delegato regionale della Caritas Sardegna Don Marco Statzu.

«Purtroppo – ha affermato il delegato – i dati sulla povertà non sono mai in diminuzione. Abbiamo parlato di una cristallizzazione dei dati, ma questa non è una notizia positiva, perché significa che tutto quello che facciamo non riesce ad arginare e ad affrontare i veri problemi. I dati sono frutto dell’incrocio dell’analisi dei nostri centri Caritas parrocchiani e diocesani e di Bankitalia e dell’Istat. E questo ci dice che il fenomeno visto anche da altri attori sociali è questo: il fatto che su un milione e mezzo di abitanti, 128mila famiglie vivano in povertà è un dato davvero preoccupante».

La povertà è trasversale, ma sono più le donne a rivolgersi ai centri di ascolto presenti sul territorio. «C’è una percentuale di donne superiore a quella degli uomini. Ma sono tanti anche i pensionati o le persone che hanno un lavoro povero che oggi non consente di affrontare la quotidianità, che fanno affidamento su di noi. Quest’ultimo aspetto vale sia per le famiglie che per le persone single». Una situazione in cui nascono o si irrobustiscono le difficoltà per la salute mentale. «Quello dell’ascolto è un momento prezioso. Noi cerchiamo di farlo attraverso i nostri centri e i nostri operatori – sottolinea Statzu – Nel dialogo ci si rende conto che i bisogni sono più profondi ed è il motivo per cui nel rapporto c’è una parte incentrata sulla salute mentale che è uno dei problemi più gravi e sommersi del nostro territorio. La salute mentale, purtroppo, rappresenta ancora uno stigma, nonostante i passi avanti degli ultimi tempi».

Il lavoro di Caritas rimane a disposizione della politica e non solo. Una mano tesa per cercare di trovare le giuste soluzioni.

«Pubblichiamo un doppio rapporto – precisa Statzu – il primo incentrato sui dati, il secondo sulle storie reali delle persone. Tutto questo deve aiutare la politica, la Regione, i comuni, i servizi sociali e lo Stato a intervenire nella misura in cui è possibile non solo per risolvere le emergenze, ma anche per affrontare i problemi che tolgono la dignità alle persone».


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