Regione, nessun cambio in Giunta prima del 2026 A chiarirlo la stessa presidente Todde: sanità e agricoltura le caselle più in bilico

Nessun rimpasto, almeno fino al 2026, quando la Finanziaria regionale sarà approvata. Questo quanto lasciato intendere dalla presidente della Regione Alessandra Todde, nella prima conferenza stampa dopo le sentenze della Corte Costituzionale che hanno sancito la fine della possibilità di una sua decadenza dall’incarico.

Nessuna variazione

I tempi, dunque, si allungano per l’attesa verifica interna. L’assessorato alla Sanità e quello all’Agricoltura sono quelli più in bilico. Il primo a causa dei mesi non semplici per l’assessore Bartolazzi, il secondo a causa di quella che è diventata la distanza tra l’attuale assessore Gianfranco Satta e il partito che ne aveva supportato la nomina, ovvero i Progressisti. A non cambiare casella dovrebbe essere Desiré Manca, attualmente all’assessorato al Lavoro. Per il volto del M5S si prospettava un passaggio alla Sanità che, tuttavia, la stessa Todde ha smentito: «Io credo che l’assessora al Lavoro – ha affermato Todde – si stia concentrando sul suo assessorato e che stia interpretando il suo ruolo correttamente. Quello che è importante in questo momento è non confondere una spinta che lei ha sempre avuto anche da consigliera regionale, con ricostruzioni o cambi che non sono realistici».

Novità

Sanità che rimane comunque il campo in cui si attende un cambio di passo sia la presidente, che la sua maggioranza, con Partito democratico e Progressisti che negli scorsi mesi avevano posto pressione alla Giunta sul tema. Intanto, nella giornata di ieri, giovedì 16 ottobre, è stato ratificato dalla Giunta regionale il nuovo Accordo integrativo regionale per la medicina regionale, firmato il 30 settembre da regione e associazioni di rappresentanza. Tra le righe dell’accordo un tentativo di dare sostegno e concretezza alla medicina territoriale, attraverso la nascita delle aggregazioni funzionali territoriali, nuove strutture organizzative dei medici di medicina generale, finalizzate a garantire continuità assistenziale dalle 8 alle 20, con studi coordinati, orari condivisi e collegamento informatico tra i professionisti.