POLITICA

Regione, scontro tra Giunta e opposizione sugli emolumenti ai commissari straordinari L'attacco del capogruppo Truzzu dopo le decisioni comunicate dall'assessorato alla Sanità

L’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi | Foto Facebook

Nessun cambiamento o innalzamento della retribuzione per i nuovi commissari delle aziende sanitarie isolane. A sostenerlo è l’assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi, intervenuto con una nota nelle scorse ore.

Lo scontro

A sollevare la questione era stata la minoranza in Consiglio regionale, dopo l’approvazione di una delibera da parte della Giunta e una comunicazione della Direzione Generale della Sanità del 6 maggio scorso. «Il 27 aprile – ha affermato sui propri canali social il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Paolo Truzzu – la Giunta regionale ha approvato una delibera con cui: nomina i commissari delle aziende sanitarie, definisce il loro compenso (pari a quello dei direttori generali), approva lo schema di contratto da sottoscrivere (inusuale che uno schema di contratto sia approvato dalla componente politica e non tecnica). Nel contratto, all’articolo 4, si stabilisce che oltre al compenso, ai commissari spetta anche un rimborso per le spese di viaggio, vitto e alloggio».

Dubbi che hanno portato l’assessorato alla Sanità a prendere posizione sulla nota emessa nella giornata di martedì. «Il contratto sottoscritto dai commissari straordinari delle Asl sarde è corretto – ha affermato Bartolazzi – e non deve essere oggetto di alcuna revisione, né sostituzione. Conseguentemente, non occorre nessuna nuova delibera e nessun nuovo contratto». Poi la precisazione: «Il compenso annuo spettante a ciascun commissario è quello stabilito all’interno delle relative delibere di nomina, e che questo è onnicomprensivo per tutte le funzioni svolte, comprese le spese sostenute per gli spostamenti dal luogo di residenza o di dimora alla sede dell’Azienda. La nota – prosegue Bartolazzi – chiarisce che la parte ammessa a rimborso è solo ed esclusivamente quella relativa alle missioni, debitamente documentate e svolte nell’esercizio del proprio ruolo, come già previsto dalla normativa nazionale nella misura prevista per i dirigenti dello Stato di livello C. Non si tratta dunque di generiche spese di viaggio, vitto e alloggio né esiste alcuna voce extra rispetto tetto di retribuzione individuato nello schema di contratto. Nessun emolumento nuovo – conclude – e ulteriore viene riconosciuto ai commissari nominati dalla giunta Todde rispetto agli emolumenti contrattualmente previsti per i precedenti direttori generali e sempre riconosciuti in passato anche per i Commissari straordinari».

Una ricostruzione che però non ha convinto Truzzu. «Dopo le segnalazioni apparse sulla stampa, arriva una nota dell’Assessorato alla Sanità che dice l’opposto: “I rimborsi non sono dovuti. Sono già compresi nel compenso”. Ma c’è un fatto: una nota della direzione non può modificare una delibera né cambiare le clausole di un contratto. Se davvero si intende escludere i rimborsi aggiuntivi, serve una nuova delibera, e un nuovo contratto da far sottoscrivere ai commissari».


Scopri di più da Kalaritana Media

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.