Politica

Regione, tra nuovo Statuto ed equilibri da ristabilire Continuano i lavori della Commissione Statutaria, ma i lavori in via Roma si concentrano su Finanziaria e futuro assetto

Una seduta della Giunta regionale | Foto Facebook Alessandra Todde

Giornate di confronto in Consiglio regionale. Non solo con lo sguardo rivolto a un presente in cui sono la Finanziaria e la composizione della Giunta a tenere banco, ma anche al futuro, con i lavori della Commissione Statutaria che proseguono.

In via Roma nella giornata di ieri, giovedì 13 novembre, sono stati auditi i rappresentanti di alcune delle forze politiche che hanno partecipato alle ultime elezioni senza però trovare successivamente spazio in Consiglio: Franciscu Sedda (A Innantis), Mario Arca (Demos), Mario Natalino Bulla (Fortza Paris) ed Enrico Lai (Rifondazione Comunista). Pur con sfumature differenti, gli auditi hanno tutti sottolineato la necessità di aprire una stagione di riforme. Soprattutto di fronte al bisogno di una maggiore rappresentatività del Consiglio regionale dopo il passaggio alle urne. «Non bisogna lasciarsi trasportare dal concetto di governabilità. La stabilità politica si ottiene dando un senso al vivere collettivo – ha affermato Franciscu Sedda, leader di A Innantis, movimento che alle ultime elezioni ha sostenuto la candidatura di Todde –  Siamo per un adeguamento del numero dei consiglieri regionali e un sistema proporzionale puro, almeno al primo turno». Un passaggio che secondo Mario Arca dovrebbe essere anticipato da un altro step «prima di pensare a un nuovo sistema di voto occorre definire la nuova forma di governo e capire quali sia il miglior sistema elettorale per garantire il principio della rappresentatività. Su questo punto riteniamo opportuno pensare a un adeguamento del numero dei consiglieri per recuperare le rappresentanze territoriali», ha chiarito il leader di Demos. Mentre il leader di Rifondazione Comunista Lai ha ribadito che il nuovo statuto isolano debba non può prescindere da alcuni temi: »Uno dei valori fondamentali che deve stare alla base del nuovo Statuto è quello della pace. Bisogna poi ribadire l’importanza di un’istruzione e di una sanità pubbliche, settori nevralgici oggi a forte rischio».

La riforma dello Statuto resta un argomento centrale della legislatura. Ma non quello principale di una parte conclusiva dell’anno che sarà dedicata a una Finanziaria che, stando ai piani della maggioranza, dovrà essere approvata entro la fine dell’anno. La manovra, al momento, è attesa dalla Commissione Bilancio, che esaminerà per prima il lavoro della Giunta. Nel frattempo si attende anche l’incontro del 20 novembre prossimo tra la presidente Todde e il ministro Giorgetti su una vertenza entrate che potrebbe dare qualche spiraglio di spesa in più alla maggioranza. Anche sul fronte dei trasporti, con le richieste di Ryanair di abbattimento delle tasse aeroportuali che però non trova d’accordo tutte le forze di maggioranza in Consiglio. Una prova in più da superare oltre quelle dettate dalle situazioni in due assessorati, Agricoltura e Sanità. L’assessore all’Agricoltura Satta è da tempo sfiduciato dal partito che lo aveva indicato, i Progressisti. «Io mi sto impegnando sui temi del settore che in questo momento sta vivendo certamente un periodo non facile – ha affermato Satta ai microfoni dell’Ansa – Gli altri temi li lascio ai tavoli politici e la presidente saprà prendere le decisioni in funzione di quelli che sono i problemi del settore, che lei conosce bene e che devono essere affrontati con puntualità».  Mentre la posizione dell’assessore Bartolazzi è stata più volte messa in discussione anche negli ultimi tempi. Con il nuovo anno che potrebbe essere quello ideale per i probabili cambiamenti.

 


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