
La benedizione della Statua di San Michele da parte dell’arcivescovo mons. Baturi
Si è svolta ieri, davanti alla sede del Dipartimento Militare di Medicina Legale e dell’Infermeria Presidiaria di Cagliari, la cerimonia di restituzione della statua di San Michele Arcangelo, a conclusione del complesso intervento di restauro conservativo realizzato dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna.
Presente all’evento l’arcivescovo di Cagliari mons. Giuseppe Baturi, che ha officiato la solenne benedizione del simulacro restaurato. La sua presenza ha richiamato il legame tra la comunità ecclesiale e le istituzioni, rafforzando il significato religioso e culturale della restituzione del simulacro alla collettività.
La cerimonia è stata aperta dal Colonnello Nicola Ramundo, Direttore del Dipartimento Militare di Medicina Legale di Cagliari, che ha ringraziato tutte le autorità presenti – civili, militari e religiose – soffermandosi sull’importanza storica e simbolica del luogo. Il Direttore ha ripercorso le origini della struttura, fondata nel 1836 per volontà del Re di Sardegna Carlo Alberto e trasferita nella sede attuale nel 1848, all’interno del Noviziato di San Michele, edificato dai Gesuiti nel 1584. Un contesto di alto valore identitario, reso ancora più significativo dalla prossimità della Chiesa di San Michele, costruita tra il 1664 e il 1712.
Il Colonnello Ramundo ha poi illustrato i principali compiti istituzionali del Dipartimento, soffermandosi sulle attività medico-legali, sulla formazione e sulle collaborazioni accademiche, come quella con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Cagliari. Ha evidenziato inoltre il ruolo strategico della cooperazione tra la Sanità Militare e le istituzioni sanitarie pubbliche, soprattutto in contesti emergenziali, come esempio virtuoso di integrazione a servizio della salute collettiva.
Particolarmente sentito anche l’intervento della Soprintendente, ing. Monica Stochino, che ha espresso grande soddisfazione per l’intervento di restauro, realizzato anche grazie alle erogazioni liberali raccolte attraverso ArtBonus, progetto del Ministero della Cultura a sostegno del patrimonio culturale pubblico, e con le risorse dell’Istituto. La Soprintendente ha apprezzato l’iniziativa di valorizzazione condivisa con il Comando Logistico dell’Esercito, che ha accolto il simulacro nell’atrio antistante l’ingresso della Caserma De Murtas, dove resterà esposto ancora per alcuni giorni per consentire ai fedeli di ammirarlo da vicino. Ha inoltre sottolineato la costante e proficua collaborazione con l’Arcidiocesi di Cagliari e con i Padri Gesuiti, il cui Ordine ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della cultura e dell’arte religiosa in Sardegna.
La cerimonia si è conclusa con l’esibizione della fanfara del 3° Reggimento Bersaglieri della Brigata “Sassari”, che ha suggellato un momento di alto valore, testimonianza viva del dialogo e della cooperazione tra le componenti dello Stato.
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