
Fra un mese scatterà ufficialmente il periodo di accensione dei riscaldamenti e, con esso, la stagione della manutenzione. In Sardegna sono oltre 350mila gli impianti di climatizzazione e riscaldamento installati in 512mila edifici tra abitazioni, uffici e attività commerciali.
Confartigianato Imprese Sardegna lancia un appello: non rimandare i controlli e affidarsi solo a tecnici qualificati, per evitare rischi alla salute, guasti e consumi eccessivi.
Meloni (Confartigianato): «Impianti vecchi, servono controlli regolari»
«La caldaia – spiega Giacomo Meloni, presidente regionale di Confartigianato – è un apparecchio domestico che va controllato periodicamente per essere sicuro. Un sistema di riscaldamento malfunzionante, soprattutto nei centri storici, può essere pericoloso anche per la sicurezza, vista la vetustà media degli impianti italiani».
Efficienza, risparmio e ambiente
Secondo gli impiantisti, un controllo con pulizia e taratura completa può far risparmiare dal 10 al 15% di combustibile l’anno, riducendo fino a 260 chili di CO₂ per famiglia: l’equivalente assorbito da una ventina di alberi.
«Come l’auto- aggiunge Giuseppe Tatti, dirigente di Confartigianato e tecnico impiantista – anche l’impianto di riscaldamento ha bisogno di un tagliando per viaggiare sicuri. Fare manutenzione prima dell’inverno significa riscaldarsi in sicurezza e senza sprechi. Un gruppo termico efficiente produce una combustione pulita, consuma meno e inquina di meno».
Truffe e false manutenzioni
Ma c’è anche un allarme truffe. In vista dell’inverno, alcuni finti tecnici si presentano con offerte troppo vantaggiose o telefonate sospette. «Diffidate di chi propone sconti anomali o non fornisce riferimenti chiari» avverte Meloni. «Spesso si tratta di persone non qualificate, che non danno garanzie di sicurezza».
Autorizzare sconosciuti a mettere mano a un impianto delicato aggiunge Tatti – può essere rischioso, sia per lavori non a regola d’arte, sia per l’uso di ricambi non originali».
Confartigianato invita i cittadini a chiamare subito le forze dell’ordine in caso di comportamenti sospetti.
Obblighi di legge e sanzioni
Ogni impianto deve essere dotato di libretto d’impianto, da compilare all’installazione e aggiornare a ogni intervento. Dopo ogni manutenzione, il tecnico deve rilasciare il rapporto di controllo tecnico, con data, firma, descrizione dei lavori e dati dell’impresa. L’assenza di questi documenti può comportare sanzioni amministrative e problemi assicurativi in caso di incidenti.
Un’Isola che si scalda con i climatizzatori
Secondo l’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, il 47,5% delle case sarde utilizza sistemi di condizionamento caldo/freddo, contro una media nazionale del 29,4%.
Di questi, l’82,9% sono pompe di calore, il 13,2% condizionatori tradizionali e il 3,9% impianti centralizzati. A gestire installazioni e manutenzioni sono 1.140 imprese artigiane specializzate.
Salute e sicurezza
La scarsa manutenzione, ricordano gli esperti, può avere gravi conseguenze sanitarie: filtri sporchi e batterie non pulite favoriscono batteri, allergeni e legionella, mentre una combustione difettosa nelle caldaie a gasolio o a gas può produrre monossido di carbonio, sostanza altamente tossica.
«Prendersi cura del proprio impianto – conclude Tatti – significa prendersi cura della propria casa, del portafoglio e dell’ambiente. Basta un piccolo gesto per evitare rischi inutili».
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