
Anche il recepimento della Legge Salva Casa è stato impugnato dal Governo di Roma. Una decisione attesa da parte della Giunta guidata da Alessandra Todde, che facendo riferimento all’autonomia della Regione in materia di urbanistica non ha accolto completamente la legge divenuta cavallo di battaglia della Lega di Matteo Salvini. Si aggiunge così un altro capitolo allo scontro tra Cagliari e Roma, già verificatosi in più occasioni, a partire dalla legge sulle Aree idonee.
Sarà la Corte a decidere
Non solo il Salva Casa, il Governo ha messo in discussione anche la legge quadro sul trasporto pubblico locale per un testo che, secondo la versione di Roma, andrebbe a contrastare in materia di concorrenza con quanto definito dalle leggi statali. Il tema del Salva Casa è quello però centrale. Il disegno di legge approvato in Consiglio regionale ha infatti lasciato la soglia che determina l’abitabilità di un alloggio a 28 mq. Una scelta che aveva portato allo scontro tra ministero dei Trasporti e assessorato regionale all’Urbanistica già prima dell’approvazione del testo in Aula. E che aveva fatto pensare all’epilogo di un’impugnazione, soprattutto tra i banchi della minoranza, che si era detta più volte critica della scelta presa. La Giunta si è detta però fiduciosa per il giudizio della Corte Costituzionale a cui spetterà ora sancire se le norme regionali vanno oltre i propri confini o siano state frutto dell’autonomia speciale dell’isola.
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