Nel 2025 Sant’Anna Arresi festeggia il 40mo anniversario del jazz nella sua piazza simbolo, la piazza del Nuraghe, rendendo omaggio a Basilio Sulis, il visionario che nel 1985 diede inizio a un percorso culturale capace di portare il piccolo centro del Sulcis al centro della scena jazz internazionale.
Dalla prima nota a un festival di fama mondiale
Tutto cominciò con un’idea semplice ma rivoluzionaria: usare il linguaggio del jazz per costruire un ponte culturale tra Sardegna e mondo.
Il primo concerto, con Antonello Salis e Don Cherry, accese la miccia; l’anno seguente, con la nascita del Festival «Ai Confini tra Sardegna e Jazz», Sant’Anna Arresi iniziò a ospitare leggende come Pat Metheny, Butch Morris, Lester Bowie, Nanà Vasconcelos, Trilok Gurtu, Hamid Drake, Tullio De Piscopo, Paolo Angeli e molti altri.
Con costanza e passione, Basilio Sulis trasformò quel palco in un crocevia di improvvisazione, sperimentazione e incontro culturale, regalando alla Sardegna un “vestito nuovo” per il jazz contemporaneo.
Un omaggio sentito
Per celebrare questo traguardo e onorare l’eredità di Sulis, il Comune organizzerà due giornate speciali, il 5 e 6 settembre 2025, nella storica Piazza del Nuraghe.
Il Sindaco Paolo Luigi Dessì, a nome della comunità, ha espresso il desiderio di ricordare l’instancabile impegno di Basilio e il suo ruolo di ambasciatore della Sardegna nel mondo.
In questa occasione sarà inaugurata una targa commemorativa, realizzata dall’artista-ceramista Sabrina Medau, che verrà affissa nella sede del centro operativo di Sulis.
Musica, vino e territorio
L’evento, inserito nel progetto Ver.tour.mer e sostenuto dalla Regione Sardegna (L.R. n. 7/1955 – Cartellone delle Manifestazioni del Turismo Enogastronomico 2025), unirà il grande jazz a un villaggio enogastronomico dedicato ai vini e ai prodotti tipici del Sulcis.
Un connubio che rappresenta appieno l’identità di Sant’Anna Arresi: “Il Paese della Musica e del Vino”.
Un’eredità da portare avanti
L’obiettivo è chiaro: proseguire il sogno di Basilio, valorizzando la tradizione musicale e culturale del territorio, e mantenere vivo il filo rosso che lega Sant’Anna Arresi al jazz mondiale.
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