Nelle campagne

Sardegna, allarme dermatite bovina: vaccini e blocco dei movimenti Saliti a 29 i focolai e sono in arrivo 300.000 vaccini mentre parte la task force regionale

Bovini al pascolo

In Sardegna sono saliti a 29 i focolai di dermatite nodulare dei bovini, con un bilancio preoccupante: 184 capi infetti, 31 morti e 447 abbattuti. La risposta sanitaria è scattata con l’arrivo sull’isola di 300mila dosi di vaccino, sufficienti per immunizzare l’intera popolazione bovina. Le Asl, attraverso i servizi veterinari, inizieranno sin da subito la distribuzione e somministrazione dei vaccini.

«La dermatite nodulare bovina è una malattia di categoria A, come definito dal Regolamento (UE) 2016/429 – spiega Gianluca Mandas, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e segretario della commissione Agricoltura – e per questo le misure imposte dall’UE non sono opzionali: vanno applicate senza deroghe».

Tra le misure obbligatorie previste: isolamento immediato degli allevamenti colpiti, delimitazione di zona infetta e sorveglianza, abbattimento degli animali sensibili, blocco delle movimentazioni e attivazione della vaccinazione d’emergenza. «Chi promette scorciatoie mente sapendo di mentire», avverte Mandas.

Nel frattempo, la Commissione Europea ha confermato, con la Decisione UE 2025/1318, il blocco delle movimentazioni dei bovini dalla Sardegna verso il continente e gli altri Stati membri. La Regione ha istituito una task force in coordinamento con il Ministero della Salute e Bruxelles.


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