
Un’esemplare di vespa velutina (foto Ansa)
La Regione Sardegna ha avviato un piano di monitoraggio e prevenzione contro la diffusione della Vespa velutina, nota come calabrone asiatico a zampe gialle, una delle specie aliene invasive più pericolose per la biodiversità e per l’apicoltura. Predatore aggressivo delle api da miele, la sua presenza mette a rischio gli ecosistemi e l’economia agricola, oltre a rappresentare potenziali pericoli per la salute pubblica nelle aree urbane.
Un tavolo tecnico con il Ministero dell’Ambiente, ISPRA, Università di Sassari e settore fitosanitario regionale sta definendo un piano che prevede rete di monitoraggio, validazione delle segnalazioni, localizzazione dei nidi con supporto tecnologico e formazione di personale specializzato. Centrale sarà anche il contributo della comunità scientifica e delle associazioni apistiche.
Il primo focolaio sardo, localizzato a Ilbono, è stato neutralizzato lo scorso 4 agosto grazie a tecniche di radiotracking e all’uso mirato di permetrina. All’operazione hanno partecipato l’Università di Sassari e di Pisa, l’Agenzia Laore, diverse associazioni apistiche e apicoltori locali. Contestualmente è stato avviato un programma di formazione rivolto agli operatori del settore.
«Abbiamo agito con tempestività – ha dichiarato l’assessora all’Ambiente Rosanna Laconi – ottenendo un risultato importante che conferma la validità della collaborazione istituzionale e scientifica. Ora occorre rafforzare la rete di sorveglianza per tutelare biodiversità e apicoltori».
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