Sardegna, educazione ambientale nei parchi tra storia, natura e tradizione Visite guidate, laboratori e percorsi nei siti minerari e archeologici per valorizzare il patrimonio isolano

Escursione sul Monte Arci per i ragazzi che partecipano al progetto

Preservare il grande patrimonio storico, ambientale e archeologico della nostra Isola e contribuire a trasmettere dei comportamenti sostenibili per la sua tutela e la sua promozione, in particolare di alcune specifiche aree del Parco Geominerario storico ambientale della Sardegna è uno degli obiettivi che si propone il programma delle attività educative presenti nel progetto portato avanti dal consorzio stabile Viagest Scarl, nel quale operano i lavoratori Geogest, provenienti dal bacino ex lsu e impiegati grazie ad Aspal, l’agenzia regionale per le politiche attive del lavoro che coordina e sovrintende alle attività.

Tra le azioni previste nelle attività di educazione ambientale rientrano le visite guidate nei siti più rappresentativi presidiati dai lavoratori Geogest che sono rivolte ad un pubblico di volta in volta diverso. Che spazia dai gruppi dell’associazionismo, le scolaresche o semplici cittadini interessati a scoprire, con la guida esperta del personale qualificato che vive e lavora nel territorio, gli aspetti più suggestivi e interessanti. Le visite guidate, vere a proprie escursioni documentate nei siti storici e ambientali di pregio, attentamente selezionati da un gruppo di lavoro specifico del quale fanno parte lavoratori con differenti competenze e col supporto di un geologo esperto, sono state studiate per offrire in modo chiaro ed esaustivo una conoscenza dei particolari più caratteristici. Ma anche per evidenziare le attività di conservazione e gestione dei vari compendi da parte dei lavoratori, ovvero, le opere di ripristino, cura e manutenzione funzionale di aree verdi e archeologiche, sentieri, le azioni di protezione e tutela ambientale e creazione di spazi fruibili da visitatori e turisti nelle aree di lavoro interessate.

Pau, il paese dell’ossidiana
Pau, piccolo borgo del Monte Arci e al centro del Parco dell’Ossidiana è stata la prima meta scelta per l’avvio delle visite guidate. Il Parco dell’Ossidiana costituisce uno straordinario compendio archeologico nel quale nella preistoria gli artigiani lavoravano l’ossidiana, immerso in una vegetazione incontaminata. Ad apprezzare le suggestioni di questa esperienza sono stati un gruppo di ragazzi dell’oratorio della parrocchia di Sant’Elia di Cagliari che accompagnati dal geologo referente del gruppo di lavoro di Educazione ambientale, sono stati guidati nella visita del paese della Marmilla. L’escursione è avvenuta lo scorso luglio con partenza da Cagliari e rientro in città nel pomeriggio. Tra i siti più caratteristici del percorso visitato c’è stato il rifugio montano in località Beda Manca, con un presidio di lavoratori Geogest, che presenta uno spettacolare punto panoramico che dal Monte Arci si affaccia sul Campidano settentrionale e che si allunga con la vista sulla costa del Golfo di Oristano. Ma anche la stazione preistorica di lavorazione dell’ossidiana de Sa Pedra Crobina di Sennixeddu.

Sarrabus e Gerrei, la via dell’argento
Il suggestivo scenario del percorso del Parco «La Via dell’Argento» nel comune di San Vito è stato svelato invece l’ultima settimana di luglio ad un gruppo di giovani della parrocchia di San Michele nel corso della seconda escursione. Il tour è iniziato nella miniera di Brecca all’interno del parco immerso in una incontaminata vegetazione di macchia mediterranea, con i reperti delle vecchie costruzioni minerarie. I ragazzi sono stati poi accompagnati al Museo dell’Argento, dove hanno potuto conoscere gli aspetti salienti delle lavorazioni minerarie che hanno interessato nei secoli il territorio. Attraverso dei filmati hanno successivamente approfondito le condizioni di vita e lavoro dei minatori in un ambiente difficile come quello della fine del secolo scorso. L’attività di divulgazione è poi proseguita attraverso i «percorsi d’acqua», un itinerario illustrato tra le principali fontane del paese di San Vito.

Il Monte Arci, Pau e Morgongiori
Ancora un appuntamento didattico nello scenario del Monte Arci, che ha accolto i primi di agosto due gruppi Scout, Iglesias 2 e Domusnovas 1. I ragazzi sono stati guidati attraverso il bosco secolare di lecci che confluisce nella stazione preistorica della lavorazione dell’ossidiana a Pau. I giovani hanno potuto conoscere gli aspetti più importanti e suggestivi di questa attività che veniva svolta nella preistoria con la spiegazione dell’utilizzo dei manufatti sia per le attività di caccia che nell’utilizzo quotidiano. In questo contesto straordinario i ragazzi hanno potuto esprimere la loro creatività attraverso un interessante laboratorio denominato “Arte in Natura” nel quale hanno disegnato e creato delle opere servendosi anche dei materiali naturali, come corteccia o foglie, trovati nel bosco. Successivamente il gruppo è stato accompagnato a visitare un laboratorio di pasta fresca dove si producono le famose lorighittas. Le maestre pastaie hanno svelato loro i segreti della lavorazione di questo prodotto che ormai è conosciuto in tutto il mondo e hanno appreso la storia, a metà tra tradizione e leggenda, di questa prelibatezza.
Attraverso l’attività di laboratorio creativo «Impastiamo le Lorighittas» i partecipanti sono stati coinvolti nell’attività pratica e guidati nel processo di impasto, sperimentando con le proprie mani l’arte dell’intreccio delle lorighittas.

Angela Ferro


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