
Navi militari nelle acque sarde (foto Ansa)
Ritardi negli indennizzi e compensi ormai superati rendono sempre più difficile la vita dei pescatori del Golfo di Palmas, nel sud-ovest della Sardegna. La denuncia arriva dalla Flai Cgil, che insieme alla segreteria regionale chiede con urgenza la convocazione del Tavolo tecnico da parte della Regione per affrontare le criticità del settore. Oltre cento lavoratori sono penalizzati dai continui fermi dell’attività durante le esercitazioni militari, che impongono lo sgombero degli specchi d’acqua senza adeguate compensazioni.
Secondo i sindacati, gli indennizzi sono regolati da un protocollo datato oltre 25 anni fa, ormai inadeguato rispetto alle attuali condizioni economiche e ambientali. Inoltre, le somme dovute arrivano spesso in forte ritardo: sebbene le richieste vengano inoltrate all’inizio dell’anno, i pagamenti vengono effettuati solo a fine anno, aggravando una situazione già precaria.
A peggiorare il quadro contribuiscono anche le limitazioni introdotte dalle politiche europee per la salvaguardia delle risorse ittiche: giornate di pesca ridotte, attrezzi modificati, aree chiuse alla pesca. «Il settore rischia il collasso – avvertono i segretari Giuseppe Pitzalis e Valentina Marci – e con esso l’economia di intere comunità costiere».
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