L'intesa

Sardegna laboratorio genetico, nasce SardGen per prevenzione avanzata Il progetto contribuisce, in modo particolare, alla ricerca e allo sviluppo di farmaci su misura per tutti

La presentazione del progetto (foto pagina Fb Sardegna Ricerche)

Un investimento da oltre 50 milioni di euro per rivoluzionare la medicina in Sardegna: nasce SardGen, il più grande progetto di trasferimento tecnologico mai realizzato sull’isola, una sinergia tra pubblico e privato che punta a rendere la Sardegna un polo di eccellenza nella lotta alle malattie genetiche.

Il programma, presentato al Parco scientifico e tecnologico di Pula, unisce medicina preventiva, ricerca e sviluppo. Al centro del progetto c’è la Biobanca Sarda, una nuova infrastruttura strategica che raccoglierà, analizzerà e conserverà campioni biologici per sviluppare terapie mirate, basate su dati genetici ottenuti con il consenso informato dei cittadini.

SardGen coinvolge università, Regione, aziende ospedaliere e il partner tecnologico svizzero Impeco. L’iniziativa è cofinanziata da fondi europei PNRR e dal progetto regionale «Genes for Health». In campo anche test biochimici su larga scala, per monitorare la salute della popolazione attraverso 50 parametri clinici e l’analisi di stili di vita e fattori ambientali.

«Una giornata storica», l’ha definita il vicepresidente Giuseppe Meloni. «Un progetto che migliorerà la salute dei sardi e attrarrà ricercatori da tutto il mondo». Il genetista Francesco Cucca, ideatore di SardGen, sottolinea: «Possiamo davvero cambiare la storia della medicina con marcatori genetici e cure personalizzate».


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