
La diga di Maccheronis
La Sardegna torna a respirare dopo settimane di siccità: dalla serata di ieri piogge diffuse hanno interessato gran parte dell’Isola. Secondo i dati della rete regionale di monitoraggio, composta da 171 stazioni idrotermopluviometriche, i fenomeni più intensi si sono registrati nella zona di Alghero, con 66,2 millimetri caduti.
Nella Nurra il Cuga (Uri) ha raccolto 43,4 millimetri, mentre nell’invaso del Bidighinzu (Bessude) se ne contano 25,8. Buoni gli apporti anche nell’area del Coghinas, con 29,8 millimetri a Viddalba, e a Monte Lerno (Pattada) con 28,2. Nel centro Sardegna la diga di Busachi ha raggiunto 34 millimetri, mentre a Is Barroccus (Isili) sono stati registrati 48. Nel Sarcidano, a Nuraghe Arrubiu di Orroli, 43 millimetri.
Piogge significative anche nel Cagliaritano e nel Sulcis: 25 millimetri a Serpeddì (Sinnai), 22,8 a Monti Pranu (Tratalias) e 32,2 a Bau Pressiu (Siliqua). Una boccata d’ossigeno per invasi e campagne, anche se sarà necessario attendere i prossimi giorni per valutare l’impatto reale sulle riserve idriche dell’Isola.
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