SOLIDARIETÀ

Sardegna solidale: torna la Colletta Alimentare 2025 Il 15 novembre cittadini e volontari insieme per aiutare chi vive in difficoltà economica nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Banco Alimentare

Si avvicina il momento della Colletta Alimentare, l’iniziativa promossa dal Banco Alimentare Sardegna, giunta quest’anno alla sua ventinovesima edizione. La giornata nazionale di raccolta dei generi alimentari si svolgerà il 15 novembre, ma le attività di sensibilizzazione e informazione sono già iniziate da alcune settimane in tutta l’isola, coinvolgendo cittadini, scuole, università e associazioni di volontariato.
Nei giorni scorsi, presso la Facoltà di Economia dell’Università di Cagliari, si è svolto il lancio ufficiale dell’evento con una iniziativa aperta al pubblico, alla quale ha partecipato anche l’arcivescovo mons. Giuseppe Baturi, a testimonianza dell’attenzione che la Chiesa locale continua a dedicare a temi legati alla solidarietà e alla lotta alla povertà. Durante l’incontro, il direttore del Banco Alimentare Sardegna, Alberto Tamponi, ha sottolineato l’importanza di coinvolgere i giovani e gli studenti universitari nel mondo del volontariato, spiegando come la partecipazione attiva dei ragazzi non solo arricchisca la raccolta, ma costituisca anche un momento di educazione civica e sociale.

“Quest’anno saremo presenti in circa 200 supermercati dislocati su tutto il territorio sardo, con oltre 2.200 volontari, tra cui molti studenti delle scuole elementari, medie e superiori, grazie al progetto Banco Scuola – spiega Tamponi ai microfoni di Radio Kalaritana – Invitiamo i cittadini a donare una parte della spesa quotidiana, contribuendo così a sostenere più di 20.000 persone in stato di povertà, molte delle quali famiglie con bambini o anziani soli”.
Il Banco Alimentare non distribuisce direttamente i prodotti raccolti, ma si appoggia a una rete capillare di associazioni di volontariato convenzionate, che permette di raggiungere efficacemente chi ha più bisogno. “Fare rete è essenziale”, ha rimarcato Tamponi, evidenziando anche la collaborazione con la Caritas diocesana di Cagliari, fondamentale per garantire un supporto costante e qualificato alle persone in difficoltà.
I dati dello scorso anno evidenziano l’impatto concreto della Colletta: sono stati raccolti circa 170.000 chili di alimenti, per un valore stimato di mezzo milione di euro, cifra che testimonia l’impegno dei cittadini e la generosità della comunità. Con l’aumento dei supermercati e dei volontari coinvolti nel 2025, si prevede che la raccolta possa superare questi risultati, offrendo un aiuto ancora più significativo a chi si trova in condizioni di disagio economico.
In Sardegna, dove la povertà assoluta riguarda circa il 10% della popolazione e quella relativa coinvolge persone che, pur lavorando, faticano ad arrivare a fine mese, iniziative come la Colletta Alimentare assumono un valore concreto e tangibile, rappresentando un piccolo ma prezioso contributo per migliorare la vita di chi è in difficoltà.
Tamponi ha concluso il suo intervento con un appello a tutti i cittadini: “Chiediamo un piccolo sforzo, un piccolo aiuto, per sostenere chi ha bisogno. Ogni gesto conta, ogni confezione donata può fare la differenza per una famiglia o una persona sola che affronta ogni giorno difficoltà economiche e sociali”.
L’invito alla partecipazione è rivolto non solo ai singoli cittadini, ma anche alle scuole, alle parrocchie, ai gruppi giovanili e alle aziende che vogliano contribuire alla causa, creando così una vera e propria catena di solidarietà che attraversa tutta l’isola. “La Colletta Alimentare – conclude Tamponi – non è solo un gesto di generosità: è un’occasione per riflettere sulla comunità in cui viviamo, sulla condivisione delle risorse e sull’importanza di aiutare chi è più vulnerabile”


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