Litorali aperti

Sardegna, spiagge accessibili e turismo inclusivo per tutti i visitatori Quattro comuni pilota e 18 progetti per garantire vacanze senza barriere in tutta l'isola

L’assessore Cuccureddu presenta il progetto (foto Ansa)

La Sardegna punta a diventare un modello di turismo balneare accessibile e inclusivo, grazie al progetto «L’Isola che accoglie», promosso dall’assessorato regionale al Turismo guidato da Franco Cuccureddu e finanziato dal Ministero per le Disabilità con oltre 1,7 milioni di euro. L’iniziativa coinvolge i comuni di Alghero, Carloforte, La Maddalena (compresa Caprera) e Orosei, noti per la loro vocazione turistica.

L’obiettivo è rimuovere barriere fisiche e culturali, garantendo a tutti – comprese le persone con disabilità fisiche, sensoriali e intellettive – l’accesso libero e dignitoso alle spiagge. Sono previsti l’adeguamento delle strutture, l’installazione di pedane e passerelle, l’uso di carrozzine da spiaggia (job), servizi igienici accessibili e trasporti attrezzati.

Grande attenzione è dedicata alla comunicazione accessibile e alla formazione del personale turistico, oltre a tirocini per favorire l’inclusione lavorativa. Diciotto i progetti presentati da altri comuni dell’isola, segno di una crescente sensibilità.

«Non si tratta solo di un obbligo di legge – ha spiegato l’assessore Cuccureddu – ma di un salto di qualità dell’offerta turistica: rendere la Sardegna più accogliente significa renderla anche più competitiva».


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