COOPERAZIONE SOCIALE

Sardegna, UE.Coop in prima linea per il rilancio del welfare Inclusione sociale, continuità dei servizi e riforma normativa al centro dell’agenda, frutto dell'incontro regionale di venerdì scorso

L’incontro regionale a Sassari

Inclusione sociale, continuità nei servizi e aggiornamento normativo: sono questi i pilastri del nuovo percorso tracciato da UE.Coop Sardegna, che venerdì scorso ha riunito a Sassari il mondo della cooperazione sociale per un confronto aperto sul futuro del welfare regionale.

L’incontro, primo di una serie che toccherà diverse aree dell’isola entro la fine dell’anno – tra cui Cagliari, Oristano, Medio Campidano e Gallura – segna l’avvio di un’iniziativa itinerante volta ad ascoltare i territori e a costruire proposte concrete per un sistema di welfare più equo e sostenibile.A illustrare le finalità dell’iniziativa è la presidente regionale di UE.Coop Sardegna, Antonella Concas, intervenuta ai microfoni di Radio Kalaritana.

«Vogliamo riportare al centro il valore dell’inclusione sociale – ha spiegato Concas – un diritto che non può essere dato per scontato. Ogni territorio sardo ha caratteristiche e bisogni specifici: nelle aree interne, ad esempio, si registra una forte presenza di anziani e persone fragili, mentre in altre zone mancano servizi sociosanitari adeguati».

Nel corso dell’incontro è stato redatto un documento programmatico che raccoglie proposte operative e buone pratiche da diffondere nei diversi contesti locali. Tra i punti più urgenti  c’è la necessità di aggiornare la normativa regionale, considerata ormai inadeguata a rispondere alle trasformazioni sociali degli ultimi anni.

«Serve una nuova legge sul welfare – spiega la Concas- , capace di riconoscere le fragilità emergenti e di adattarsi a un contesto in continua evoluzione. Non possiamo più affidarci a interventi episodici o emergenziali».

L’altra urgenza è la necessità di una programmazione strutturata e continuativa, che richiede risorse adeguate: «Troppo spesso  – continua la presidente -, i progetti sociali si interrompono senza garantire la necessaria continuità a chi ne ha bisogno. Il nostro obiettivo è dare a ciascuno, anche ai più vulnerabili, la possibilità di conquistare un’autonomia quotidiana, per vivere con maggiore dignità e serenità».

 

 


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