La sentenza

Sassari, chiesta condanna per furto di 128 quadri d’arte Il pm sollecita due anni per sei imputati, sentenza prevista il 15 dicembre

Il tribunale di Sassari

Due anni di reclusione a testa per sei imputati accusati di aver rubato 128 dipinti da una galleria d’arte. È la richiesta avanzata ieri in tribunale a Sassari dal pubblico ministero Andrea Giganti nei confronti di altrettanti cittadini sassaresi finiti a processo per furto in concorso.

Secondo l’accusa, nel 2017 i sei si sarebbero introdotti nottetempo all’interno della galleria, dopo aver forzato la recinzione metallica, portando via numerose opere di grande valore, firmate da noti artisti sardi contemporanei come Costantino Spada, Salvatore Delitala e Umberto Spera. Alla refurtiva si sarebbero aggiunte anche bottiglie di liquori, sottratte insieme ai quadri in quella che viene descritta come una razzia organizzata.

Durante l’udienza, celebrata davanti alla giudice Caterina Serra, le difese hanno ribadito l’estraneità dei propri assistiti ai fatti contestati, sottolineando l’assenza di prove certe sulla loro responsabilità. A sostenere le ragioni degli imputati sono stati gli avvocati Marco Palmieri, Elisabetta Udassi, Marco Manca, Marco Cubeddu e Giuseppe Onorato.

La decisione della magistratura è attesa per metà dicembre: la sentenza verrà pronunciata il 15, quando il tribunale si esprimerà sulla richiesta della Procura e sulle posizioni dei sei imputati. Una vicenda che tocca da vicino non solo la cronaca giudiziaria, ma anche il patrimonio culturale e artistico della città.


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