
La manifestazione in città
Dopo gli scontri avvenuti sabato a Cagliari tra il Blocco Studentesco e i movimenti antifascisti, si accende il dibattito politico. Da un lato la deputata di Alleanza Verdi e Sinistra, Francesca Ghirra, condanna la decisione di autorizzare la manifestazione di CasaPound e Blocco Studentesco: «La Costituzione non consente raduni di tipo fascista. È grave che sia stata concessa l’autorizzazione e che l’intervento delle forze dell’ordine sia stato così violento, con idranti e lacrimogeni anche tra famiglie e bambini». L’onorevole presenterà un’interrogazione al ministro Piantedosi chiedendo chiarimenti sulla gestione dell’ordine pubblico.
Di segno opposto la posizione del consigliere comunale Roberto Mura (Alleanza Sardegna), che difende il principio di libertà di espressione: «La libertà di manifestare va tutelata sempre, anche per chi non la pensa come noi. Gli scontri erano prevedibili: chi governa la città deve evitare sovrapposizioni tra cortei opposti e prendere le distanze da ogni forma di violenza».
Per Mura «la democrazia si misura quando si permette a tutti di parlare, anche a chi esprime idee che non condividiamo». Per Ghirra, invece, «non si può garantire spazio pubblico a chi si richiama al fascismo».
Intanto il sindaco Massimo Zedda annuncia una querela nei confronti del segretario UGL di Cagliari Andrea Geraldo, che ha espresso il suo dissenso nei confronti del primo cittadino, della Cgil e dell’Anpi, «che hanno partecipato – scrive in una nota Geraldo – a un corteo non autorizzato, incitando alla violenza contro i ragazzi del Blocco Studentesco».
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