Il caso

Scontro in Consiglio regionale, nuova diffida per la decadenza di Todde Maieli (FI) sollecita la decadenza di Todde. Lei replica: «I sardi vogliono risposte, non elezioni»

L’aula del Consiglio regionale (foto Ansa)

Lo scontro politico e istituzionale sulla possibile decadenza della presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, torna a infiammare il Consiglio regionale. Il consigliere di Forza Italia, Piero Maieli, ha presentato una diffida formale al presidente della Giunta per le elezioni, Giuseppe Frau (Uniti per Todde), sollecitando la convocazione urgente dell’organismo per dichiarare la decadenza della governatrice. Maieli fa riferimento all’ordinanza che ha accertato gravi irregolarità nel rendiconto delle spese elettorali di Todde, con sanzione accessoria di 40mila euro. Il ricorso contro il provvedimento è stato respinto il 28 maggio dal Tribunale civile di Cagliari, che ha ribadito la competenza esclusiva degli organi di controllo e l’obbligo per il Consiglio regionale di prenderne atto.

Secondo Maieli, il Consiglio non ha margini di discrezionalità e deve solo procedere, come confermato anche da un parere del ministero dell’Interno del 2020. Annuncia inoltre la possibilità di ricorsi al Tar o l’intervento dello Stato per evitare conseguenze giuridiche. La replica di Todde è netta: «Sono stata eletta per lavorare. I sardi vogliono risposte, non nuove elezioni». Dal palco dell’Università di Cagliari, la presidente rivendica il lavoro sul recupero del colle di Sant’Ignazio e progetti strategici come l’Einstein Telescope, ribadendo il suo impegno a proseguire il mandato «fino a quando sarà possibile».


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