
Studenti nel piazzale del Liceo Pacinotti di Cagliari (foto Ansa)
Abbandono scolastico e denatalità continuano a pesare sulla scuola sarda. Anche quest’anno il numero degli studenti cala: sono circa 170mila i bambini e i ragazzi che oggi riprendono il percorso scolastico fino a giugno. Nel 2024 l’isola aveva già registrato una perdita record di 5.515 iscritti, superando il primato negativo dell’anno precedente (–5.357). Il trend appare inarrestabile: dal 2014 al 2025 si contano 35.208 alunni in meno, pari a un calo del 17%.
L’avvio dell’anno scolastico è differenziato: alcune classi hanno già iniziato, altre partiranno domani, ma la data ufficiale resta lunedì. Tra le novità, il divieto di utilizzo dei telefonini in classe, con regolamenti e sanzioni decisi dai collegi dei docenti in base alle linee guida ministeriali. La direzione scolastica garantisce comunque la presenza di tutti i docenti, grazie al sistema digitalizzato di immissioni in ruolo e supplenze. Restano le criticità infrastrutturali: solo il 14,2% degli edifici dispone del certificato di agibilità, percentuale che assegna alla Sardegna la maglia nera tra le isole.
Negli ultimi dieci anni, l’Unità di Progetto Iscol@ ha attivato circa 3.000 interventi per un valore complessivo di 8,46 miliardi di euro, finanziati da fondi regionali, statali, europei e Pnrr. Ma molti cantieri sono ancora in fase di programmazione. Intanto, le famiglie affrontano la stangata di libri e materiale scolastico: il costo può arrivare a 1.500 euro a studente, nonostante la corsa al mercato dell’usato e alle librerie specializzate.
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