
Carlo Pisano, Claudia Cogoni e Sara Pinna
Un’educazione indirizzata ai più piccoli, che attraversa le famiglie e coinvolge l’intera comunità parrocchiale. È questa la cifra distintiva della Scuola Beata Vergine Assunta di Selargius, realtà educativa d’ispirazione cristiana attiva dagli anni ’60, che continua a rinnovarsi nel segno della continuità e della cura.
Gestita dalla parrocchia omonima, la scuola è oggi un importante polo per l’infanzia: l’offerta formativa copre l’intera fascia 0-6 anni, articolandosi in nido (12-24 mesi), sezione primavera (24-36 mesi) e scuola dell’infanzia (3-6 anni).
«Siamo nati da un bisogno espresso dal territorio e dalle famiglie stesse – spiega il direttore Carlo Pisano, ospite a Radio Kalaritana -. Nel tempo l’offerta si è ampliata per garantire una continuità educativa che accompagni i bambini nei primi fondamentali anni di vita».
Una scuola che cresce insieme alle famiglie
Alla base del progetto educativo c’è un’alleanza forte tra scuola, famiglie e parrocchia. Il parroco, legale rappresentante dell’istituto, assicura una supervisione attenta, in dialogo con l’équipe educativa che cura l’aspetto didattico e pedagogico.
«Accogliere un bambino significa accogliere la sua famiglia» sottolineano le educatrici Claudia Cogoni e Sara Pinna. Si tratta di una pratica quotidiana, visibile nei rapporti personali, nei progetti costruiti su misura, nell’ascolto attivo dei bisogni. Questa visione ha portato all’apertura di uno sportello d’ascolto, rivolto a genitori, insegnanti e personale scolastico: uno spazio pensato per sostenere la genitorialità e la relazione educativa, in un contesto di fiducia reciproca.
Radici cristiane, sguardo sull’oggi
Consolidata nella tradizione, la scuola mantiene uno sguardo attento alle sfide contemporanee: dall’alfabetizzazione emotiva alle nuove tecnologie, passando per l’importanza dell’inclusione e dello sviluppo delle potenzialità individuali.
«Il nostro compito è aiutare i bambini a scoprire se stessi, accompagnandoli con strumenti adeguati al mondo di oggi, senza perdere la nostra identità» afferma Pisano.
Ne è un esempio il laboratorio settimanale di musica e danze popolari, curato dall’insegnante Sara Pinna: un’attività molto amata dai bambini, che unisce gioco, espressività e radici culturali.
In quanto scuola paritaria di ispirazione cristiana, la Beata Vergine Assunta fa parte del coordinamento diocesano delle scuole cattoliche, contribuendo alla pluralità dell’offerta educativa del territorio.
«La legge 62 del 2000 riconosce pari dignità alle scuole statali e paritarie – ricorda Pisano -. La libertà di scelta educativa è un diritto fondamentale delle famiglie. Più sono diversificate le proposte, più si arricchisce l’intero sistema formativo».
Un valore che si traduce, nel concreto, nella fiducia delle famiglie, molte delle quali scelgono la scuola sin dal nido e proseguono fino alla fine dell’infanzia, instaurando un rapporto di familiarità e collaborazione che dura negli anni.
Con l’inizio delle attività previsto per domani 10 settembre, l’istituto si prepara ad accogliere i piccoli allievi. La campanella non segnerà solo l’inizio di un nuovo anno scolastico, ma anche il proseguimento di un cammino condiviso, fatto di attenzione, responsabilità e amore per l’infanzia.
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