
Suor Rosanna Eracleo ospite a Radio Kalaritana
Con il suono della prima campanella previsto per il 15 settembre, anche le scuole cattoliche e di ispirazione cristiana della Diocesi si preparano a riprendere il loro cammino educativo. Tra queste, la Scuola primaria della “Sacra Famiglia”, diretta da suor Rosanna Eracleo, si conferma una realtà vivace, radicata e fortemente legata al territorio e alle famiglie.
«Ci prepariamo con emozione, ma anche con grande responsabilità – racconta suor Rosanna, ospite a Radio Kalaritana – Non vediamo l’ora di riabbracciare i nostri alunni e riprendere insieme questo cammino prezioso, che coinvolge non solo i bambini ma anche le loro famiglie e noi educatori».
Una rete educativa che nasce dalle famiglie
La Scuola Sacra Famiglia fa parte dell’opera educativa delle Ancelle della Sacra Famiglia, presenti in diocesi con 11 istituti: due scuole paritarie e nove scuole dell’infanzia, per un totale di circa 300 alunni. Molte di queste realtà, nate nei piccoli centri, esistono grazie alla volontà delle famiglie, che ne hanno sostenuto la nascita e continuano a supportarle anche oggi.
Inclusione e umanità: al centro c’è la persona
Un tema centrale è quello dell’inclusione, vissuta come impegno quotidiano verso ogni bambino, in particolare quelli in situazione di fragilità.
La scuola punta su un’educazione personalizzata e accogliente, capace di tenere conto delle diversità, con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno. Questo significa formazione continua per gli insegnanti, ambienti di apprendimento progettati con cura e, quando necessario, il coinvolgimento di esperti esterni.
«Crediamo che l’umanità profonda sia un tratto distintivo dell’essere cristiano, e l’educazione deve passare prima di tutto da lì – continua la direttrice -. Inclusione, dialogo e benessere non sono solo parole, ma prassi educative da costruire giorno per giorno»
L’equilibrio tra tradizione e innovazione
La Scuola Sacra Famiglia investe in innovazione didattica, pur mantenendo saldi i valori della tradizione. L’introduzione delle tecnologie digitali, ad esempio, viene affrontata con senso critico, a iniziare dall’uso consapevole del digitale. «I nostri alunni sono nativi digitali – spiega Suor Rosanna – ma serve equilibrio per non compromettere attenzione, linguaggio e relazioni»
La scuola offre anche laboratori extracurricolari pensati per potenziare le competenze e stimolare l’interesse degli studenti. Un esempio è il corso di scacchi, molto apprezzato per la sua valenza educativa: sviluppa logica, concentrazione e rispetto delle regole.
Una scuola per tutti, non per pochi
Come molte scuole paritarie, anche la Sacra Famiglia affronta le difficoltà legate alla sostenibilità economica. Nonostante questo, l’obiettivo è chiaro: non diventare una scuola d’élite, ma garantire a tutte le famiglie la possibilità di scegliere una proposta educativa coerente con i propri valori.
«Le rette sono calibrate per sostenere le attività, ma senza escludere nessuno – continua la direttrice -. L’educazione religiosa non è imposta, ma vissuta: non facciamo catechismo, cerchiamo di rendere vivi i valori del Vangelo nella quotidianità»
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