Scuola

Scuola, Valurta (FLC CGIL): «Gli studenti ritrovano vecchie problematiche e cambiamenti» Il commento della segretaria generale regionale della Federazione lavoratori conoscenza isolana

Nuovo anno scolastico iniziato per gli studenti e le studentesse sarde di ogni grado. L’inizio di un nuovo percorso non nega però i problemi strutturali presenti anche in Sardegna, in un mondo della scuola caratterizzato spesso dalla precarietà e influenzata dai numeri sempre minori di nuovi ragazzi e ragazze nelle scuole.

Fronte docenti

Sul tema, ai microfoni di Radio Kalaritana, è intervenuta la segretaria generale della FLC Cgil Sardegna Emanuela Valurta. «Al loro rientro i ragazzi e le ragazze trovano una scuola con vecchie problematiche, per quanto riguarda l’insufficienza degli organici e il ricorso al lavoro massiccio – ha affermato la segretaria – Anche quest’anno gli studenti si ritroveranno ad avere moltissimi supplenti. Sono stati assunti in ruolo 1.088 docenti, però ci saranno più di 5 mila supplenti con supplenze lunghe fino alla fine dell’anno scolastico. Stessa cosa vale anche per i collaboratori scolastici e per il personale degli uffici. E poi i ragazzi si ritroveanno con con 5 mila di loro in meno: la diminuzione del numero degli studenti che comunque incide complessivamente poi sul funzionamento delle scuole».

Ritorni al passato?

Ma sono tante le modifiche anche sul fronte dello svolgimento dell’anno, a partire da quelle relativi all’esame del quinto anno delle superiori. Ma non solo. «Diciamo che in generale i ragazzi si ritroveranno con dei cambiamenti, ma questo vale anche per gli studenti del primo ciclo, perché avremo l’adozione delle nuove indicazioni nazionali per il curriculum della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione – spiega Valurta  – Il prodotto finale è quello che per noi della FLC è un documento che rappresenta un proclama politico-identitario che è finalizzato a ridefinire la funzione della scuola pubblica con l’affossamento di una cultura pedagogica progressista che ha caratterizzato, invece, i tentativi di innovazione del sistema di istruzione anche nelle indicazioni nazionali precedenti. Questo passo indietro – specifica la segretaria regionale della FLC – lo vediamo anche dai documenti che abbiamo visionato relativamente all’esame di Stato, che riprenderà il vecchio nome di esame di maturità che risale a lontano 1923. Si tornerà anche all’espressione alternanza scuola-lavoro non si chiamerà più per “corsi per le competenze trasversali e l’orientamento” – conclude Valurta – un ritorno al passato che riporta la necessità delle scuole di piegarsi alle esigenze dell’impresa».


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