
L’edizione CleanUp games 2024
Tutela e sostenibilità ambientale, valorizzazione del territorio e coinvolgimento della cittadinanza al centro delle iniziative dell’associazione di promozione sociale Rebelterra. Diversi i progetti portati avanti: il prossimo appuntamento è per sabato 10 maggio con i “CleanUp games”, a Giorgino, nel tratto di spiaggia che costeggia la strada statale 195. A raccontarlo Carola Farci, presidente dell’associazione e Ivan Marcialis, socio della stessa associazione, ospiti questa mattina a Radio Kalaritana.
«Si tratta di una competizione – spiegano – organizzata a squadre, con il coinvolgimento degli studenti delle scuole superiori, ma anche di associazioni, aziende, famiglie, singoli cittadini». L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, l’anno scorso ha visto oltre 200 partecipanti, con oltre una tonnellata e mezzo di rifiuti raccolti. Quest’anno già circa 250 iscritti (le iscrizioni sono ancora aperte, e chi vuole può recarsi direttamente sul posto il 10 maggio). In palio, diversi premi «anche grazie al supporto di aziende locali e non. Spazio anche alla creatività con il premio dedicato al più giovane partecipante, quello per l’associazione più numerosa, e quello dedicato alla persona che scatterà una foto al rifiuto più strambo». Al di là dell’aspetto del gioco, «il coinvolgimento attivo dei cittadini sui temi dell’educazione ambientale. Il messaggio è che se ci occupiamo dell’ambiente vinciamo tutti: i dati mostrano che è il momento di rimboccarci le maniche e contribuire alla tutela dei nostri territori».
Tra gli altri progetti, il 17 maggio e dal 6 all’8 giugno “Tempo Blu”, eco Tour a Vela in collaborazione con Ichnusa Charter, incentrato su un modello di turismo sostenibile e attività di “citizen science”, con il coinvolgimento della cittadinanza su attività di monitoraggio dei fondali e la tutela della fauna marina. Ancora, il progetto con l’assessorato all’ecologia urbana, ambiente e verde pubblico del Comune, “Pulizie urbane”, con diverse tappe e il coinvolgimento di sempre più cittadini, grazie a un circolo virtuoso che si allarga sempre di più. Infine, «l’educazione ambientale nelle scuole di diversi ordini e grado, in cui ragionare sulle buone pratiche da portare avanti, a partire dal nostro quotidiano».
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