ESTERI

Starmer, Tusk, Macron e Merz in visita in Ucraina Quattro leader europei a Kyiv per confermare il proprio supporto a Zelensky

Il presidente francese Macron, il premier britannico Starmer, quello polacco Tusk e il cancelliere tedesco Merz si sono recati questa mattina, sabato 10 maggio, a Kyiv dove hanno incontrato il primo ministro ucraino Volodymir Zelensky. Obiettivo, quello di dimostrare il proprio supporto all’Ucraina di fronte all’invasione russa.

Visita

La visita in Ucraina da parte dei leader europei arriva dopo il cambio di tono Usa. Da Washington è infatti arrivata la proposta verso Mosca di un cessate il fuoco temporaneo di 30 giorni che apra la strada a uno stop duraturo del conflitto. Un’intesa che, secondo quanto affermato dal presidente francese Macron, dovrebbe portare a un dialogo diretto tra Mosca e Kyiv per sancire una pace giusta e duratura. In un comunicato diramato prima dell’incontro con Zelensky, che verrà poi allargato nel corso della giornata a altri componenti della cosiddetta coalizione dei volenterosi messa insieme da Francia e Gran Bretagna, i leader europei hanno però anche affermato la propria volontà di continuare a sostenere militarmente Kyiv fino a quando necessario: «Vogliamo essere chiari: lo spargimento di sangue deve cessare, la Russia deve fermare la sua invasione illegale e l’Ucraina deve poter prosperare come nazione sicura, protetta e sovrana all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale per le generazioni future. Continueremo – si legge – ad aumentare il nostro sostegno all’Ucraina finché la Russia non accetterà un cessate il fuoco duraturo, aumenteremo la pressione sulla macchina da guerra russa». Dichiarazioni a cui si sono aggiunte anche le parole del cancelliere Merz, che ha parlato di sanzioni più dure in caso di rifiuto della Russia di sedersi a un tavolo dopo l’eventuale temporaneo cessate il fuoco.

Risposta

A stretto giro è però arrivata anche la replica di Mosca, con le parole di Dmitrij Peskov, portavoce del Cremlino. In un’intervista rilasciata al media statunitense ABC, Peskov ha affermato che la precondizione per un cessate il fuoco di 30 giorni è lo stop all’invio di armi a Kyiv da parte di Usa e paesi europei. Putin – ha affermato Peskov – starebbe invece facendo tutto il possibile per raggiungere un accordo che permetta di arrivare alla pace richiesta.


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