
(foto www.avvenire.it)
«Il Sudan rappresenta oggi la prima emergenza umanitaria al mondo». Le parole di padre Giulio Albanese, missionario e analista esperto di Africa, risuonano come un monito durante l’intervento ai microfoni di Radio Kalaritana. L’occasione è la recente caduta di Al-Fasher, città strategica del Darfur, finita nelle mani delle milizie delle Forze di Supporto Rapido (RSF), note per le loro violenze diffuse e per l’assenza di scrupoli nei confronti della popolazione civile.
Secondo le Nazioni Unite, sono oltre 25 milioni le persone coinvolte nella crisi sudanese: tra sfollati interni e rifugiati nei paesi vicini, la catastrofe umanitaria assume proporzioni ormai planetarie.
«Se ieri la situazione era drammatica, oggi va oltre ogni immaginazione», denuncia padre Albanese, sottolineando come la presa di Al-Fasher non solo aggravi la tragedia umana, ma rischi di ridisegnare la geografia politica del Paese.
Il Darfur, spiega il missionario, potrebbe seguire la strada del Sud Sudan — indipendente dal 2011 — e spingere verso una nuova frammentazione del territorio: «Rischiamo di avere tre Sudan: quello controllato da Khartoum, il Darfur sotto i ribelli e il Sud Sudan già indipendente».
Dietro alle armi e ai conflitti interni, continua Albanese, ci sono anche interessi esterni. Le milizie RSF ricevono sostegno dagli Emirati Arabi Uniti, mentre il governo di Khartoum gode di appoggi internazionali che non sono bastati a garantire lo stato di diritto. «Le armi arrivano dall’estero», ribadisce, evidenziando la responsabilità di attori globali che alimentano la guerra.
Sul piano diplomatico, il tentativo di mediazione promosso da Stati Uniti e Arabia Saudita sembra oggi in stallo: «I due contendenti non hanno voglia di fare pace», afferma il missionario.
La riflessione finale tocca anche l’Europa e l’Italia: «Non possiamo parlare di emergenza migratoria senza guardare alle sue cause profonde. Se i media continuano a ignorare crisi come quella sudanese, non faremo che alimentare le radici del fenomeno migratorio».
Scopri di più da Kalaritana Media
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
