
Di fronte a una povertà sanitaria in continua crescita, c’è chi prova a rimettere al centro la dignità delle persone. Si chiama Talità Kum – “Alzati, fanciulla!”, dalle parole del Vangelo – ed è il primo poliambulatorio solidale del Sulcis Iglesiente. Inaugurato a fine maggio a Iglesias, il servizio in poche settimane ha superato oltre il centinaio di visite gratuite a persone in difficoltà socio-economica.
Un risultato che racconta meglio di qualsiasi statistica la condizione di un’area in cui, secondo i dati Istat, il 7,6% della popolazione rinuncia alle cure per mancanza di soldi e la disoccupazione giovanile supera il 59%.
Il Centro è stato realizzato negli spazi dell’ex Agenzia delle Entrate di via XX Settembre (42/A) a Iglesias, ristrutturati anche grazie al lavoro delle persone accolte nelle comunità terapeutiche di Casa Emmaus. Proprio la cooperativa sociale Emmaus, insieme al Comune di Iglesias, alla Diocesi e alla Asl, è tra i promotori del progetto, sostenuto anche dalla Conferenza Episcopale Italiana.
«Per la nostra Diocesi – ha detto il vescovo di Iglesias mons. Mario Farci in occasione dell’inaugurazione del Servizio, lo scorso maggio – l’attenzione alla salute significa attenzione all’altro. E nell’altro c’è la presenza stessa di Dio. Per questo Talità Kum significa far progredire questa attenzione al valore dell’altro, all’immensità della sua importanza nella società e per il mondo intero».
Talità Kum è aperto a chi non riesce più a permettersi di curarsi. Si lavora in stretta sinergia con i servizi sociali comunali. A ricevere i pazienti, un’équipe di medici, infermieri e psicologi volontari che offrono prestazioni in Nefrologia, Cardiologia, Ematologia, Urologia, Psicologia, Psichiatria, Neuropsichiatria, Logopedia, Chirurgia generale, Oncologia, Nutrizione.
«In un contesto in cui molti rinunciano a curarsi, questo è un presidio di salute e umanità» sottolinea Giovanna Grillo, presidente di Casa Emmaus. «Non è un’iniziativa occasionale, ma strutturata e destinata a crescere» ha detto il sindaco di Iglesias Mauro Usai in occasione dell’inaugurazione.
E infatti il progetto si sta allargando sempre di più: dopo Iglesias, anche i comuni di Carbonia, Gonnesa e Perdaxius hanno aderito. E a Carbonia «c’è un’ambizione più grande – ha detto il sindaco Pietro Morittu in occasione dell’adesione al progetto lo scorso 20 luglio- quella di poter includere nel medio-lungo periodo il territorio fornendo una seconda opportunità di accoglienza nella città di Carbonia, con un secondo ambulatorio complementare a quello di Iglesias».
Talità Kum è più di un ambulatorio: è un laboratorio di solidarietà, sussidiarietà e riscatto. Un luogo in cui si torna a parlare il linguaggio della cura, dell’ascolto e dell’equità.
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