
Il progetto di ampliamento dell’impianto (foto Ansa)
Il pressing del governo sulla Regione Sardegna per l’autorizzazione all’ampliamento della fabbrica di bombe Rwm nel Sulcis è «inopportuno». Lo ha dichiarato l’assessore regionale dell’Industria, Emanuele Cani, esprimendo la posizione della Giunta guidata da Alessandra Todde. «Il governo ha sul tavolo molti dossier sardi aperti: notiamo un diverso livello di impegno rispetto a vertenze come l’ex Alcoa, la Portovesme o la chimica verde di Porto Torres», ha detto Cani, invitando l’esecutivo nazionale a dedicare la stessa attenzione «ai problemi che coinvolgono migliaia di lavoratori».
Sul fronte amministrativo, l’assessore ha ricordato che la Regione ha ricevuto la conclusione dell’istruttoria sull’ampliamento della Rwm e che, in seguito a un richiamo di alcune organizzazioni ambientaliste, è stato disposto un supplemento di valutazione. «Quando avremo il riscontro dagli uffici competenti, assumeremo una decisione nel rispetto dei nostri obblighi istituzionali», ha precisato Cani.
La Giunta dovrà esprimersi entro metà dicembre, come stabilito dal Tar che, accogliendo un ricorso di Rwm Italia, ha imposto all’amministrazione di pronunciarsi entro sessanta giorni. La questione, rilanciata anche dal Financial Times, resta delicata e simbolica: sul tavolo, il confronto tra esigenze produttive, vincoli ambientali e principi etici legati alla produzione di armamenti.
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