“Trapiantati in cammino”: salute, memoria e inclusione nel cuore del Sulcis Un chilometro accessibile lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara per promuovere prevenzione, benessere e diritti attraverso la natura

Un chilometro di cammino, un messaggio potente di inclusione e prevenzione. È stato inaugurato nei giorni scorsi il progetto “Trapiantati in cammino – Percorso di salute e prevenzione”, all’interno del più ampio itinerario del Cammino Minerario di Santa Barbara. A presentarlo, il presidente della Fondazione del Cammino, Mauro Usai ai microfoni di Radio Kalaritana.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra la Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara e l’Associazione Sarda Trapiantati. Un’iniziativa che porta avanti il sogno di due figure fondamentali, Giampiero Pinna e Giampiero Maccioni, rispettivamente fondatori delle due realtà,  entrambi venuti a mancare ma rimasti vivi nell’anima di un progetto che coniuga natura, salute e memoria.

«È un chilometro pensato per le persone che vivono condizioni fisiche particolari, in particolare trapiantati» spiega Usai. Si tratta di un segmento accessibile del cammino, supportato da cartelli informativi sviluppati con la consulenza di medici e professionisti della salute. I pannelli offrono indicazioni su ritmo di camminata, sforzo percepito e limiti da non superare, per garantire un’esperienza sicura e personalizzata.

Il percorso parte dal Colle di Buoncammino e arriva fino alle Fornaci di Monteponi, offrendo panorami mozzafiato e un’immersione nel patrimonio storico e naturale del Sulcis-Iglesiente. «È un tratto simbolico ma concreto: rappresenta il messaggio che questo cammino è davvero per tutti» sottolinea Usai.

Oltre all’aspetto sociale, il progetto lancia anche un messaggio più ampio e universale: la salute si costruisce ogni giorno, attraverso corretti stili di vita, turismo lento e attività fisica all’aria aperta. «Lo sport e i cammini non sono solo tempo libero: sono prevenzione, benessere fisico e mentale. È una visione moderna, in linea con le direttive europee e con l’Agenda 2030», aggiunge il presidente.

Il Cammino Minerario di Santa Barbara si conferma così non solo un itinerario storico e paesaggistico, ma anche un modello di turismo inclusivo, sostenibile ed educativo. «Inclusione significa anche permettere a chi ha meno mezzi o condizioni più fragili di accedere alla bellezza e alla salute- conclude Usai -.  Questo progetto è un tassello importante in quella direzione».

 


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