Cultura

Ulassai, Stazione dell’Arte: fili che raccontano la memoria Il museo che ricorda la storia e le opere di Maria Lai è uno dei gioielli dell'Ogliastra

Stazione dell’Arte Ulassai | Foto Sardegna Turismo/Maddanu

A Ulassai, piccolo paese incastonato tra le rocce dell’Ogliastra, la «Stazione dell’arte» non è solo un museo: è un luogo di ascolto, un telaio vivente dove si intrecciano i fili dell’arte, della memoria e della comunità. Qui ogni parete, ogni nodo e ogni cucitura raccontano la storia del paese e l’universo poetico di Maria Lai, artista visionaria capace di legare la tradizione sarda alla modernità più profonda, facendo della partecipazione collettiva un gesto estetico e umano. A guidare i visitatori in questo viaggio intimo e vibrante è Luisella Cannas, guida del museo e voce esperta e appassionata, che ha lavorato accanto all’artista nella fase di apertura del museo nel 2006 e ne restituisce il pensiero con un trasporto che commuove. «Con Maria tutto aveva un senso che andava oltre la materia — racconta. Ogni filo, ogni gesto era un atto di fiducia, una possibilità di rinascita». Le sue parole accompagnano chi entra in questo spazio sospeso, dove la dimensione artistica si confonde con quella spirituale.

Il prosieguo dell’articolo a cura di Erika Pirina si troverà sul Kalaritana Avvenire di domenica 16 novembre, in edicola in tutta la Sardegna con il quotidiano Avvenire


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