“Umberto e Margherita”, una scuola che educa all’accoglienza Dal 1894 un presidio educativo e sociale nel centro storico di Cagliari: intercultura, inclusione e dialogo con il territorio al centro della missione formativa

Sebastiano Curreli ospite ieri a Radio Kalaritana

Nel cuore dello storico quartiere di Castello, a Cagliari, esiste un presidio educativo che da oltre un secolo rappresenta un punto di riferimento per la formazione e l’inclusione. È la Scuola dell’infanzia e primaria “Umberto e Margherita”, gestita dall’omonima Fondazione, presieduta da Sebastiano Curreli, ospite ieri a Radio Kalaritana.

«La nostra scuola ha radici profonde- spiega Currreli-: nasce nel 1894 come Istituto Asilo, e sin da subito si distingue per la sua vocazione all’accoglienza, rivolta soprattutto ai bambini del quartiere, allora in una situazione di forte degrado sociale».

Un’eredità di cura e solidarietà

Non è solo la storia a rendere speciale questa scuola, ma anche il legame con figure simboliche del territorio, come Suor Giuseppina Nicoli, beatificata nel 2008, che operò anche nei locali dell’Istituto. «Suor Nicoli teneva laboratori di cucito, preparazione del pane, e seguiva in particolare i bambini abbandonati. La sua attenzione ai più fragili è un’eredità che ancora oggi ispira il nostro lavoro educativo» spiega il presidente.

Inclusione, intercultura e famiglie protagoniste

L’accoglienza, nella visione della scuola, è un impegno concreto che si traduce nella quotidianità. «Abbiamo bambini provenienti da famiglie ucraine, russe, filippine. La nostra missione è educare fin da piccoli alla convivenza e al rispetto delle diversità» sottolinea Curreli.

Ma l’inclusione passa anche dal rapporto con le famiglie: «Sempre più spesso l’emergenza educativa riguarda non solo i bambini, ma anche gli adulti. Per questo lavoriamo in stretto dialogo con i genitori, offrendo un ambiente di ascolto e sostegno reciproco».

Una scuola radicata nel territorio

L’Umberto e Margherita, che accoglie un centinaio di bambini, è anche un presidio sociale per Castello, un quartiere dove il ricambio generazionale è limitato e dove la presenza della struttura rappresenta un valore aggiunto. «Collaboriamo con la Cattedrale di Cagliari – spiega Curreli -. Con il parroco don Alberto Pala abbiamo avviato un percorso di catechismo extracurricolare per chi desidera prepararsi alla Prima comunione».

Inoltre, non mancano progetti in ambito ambientale, educativo e linguistico: «Abbiamo attivato corsi di inglese extracurricolare, progetti sull’orto urbano, e percorsi di educazione alimentare in collaborazione con il Banco Alimentare – continua il presidente -. Grazie anche ai fondi del PNRR, stiamo rafforzando le nostre attività extracurricolari».

Le scuole paritarie: una risorsa da valorizzare

Quella di “Umberto e Margherita” è una delle tante scuole paritarie cattoliche che operano con dedizione in città. Curreli, oltre a essere presidente della Fondazione, fa parte del Direttivo del Coordinamento diocesano delle Scuole Cattoliche, una rete che lavora in sinergia per rafforzare l’offerta educativa del territorio. «Il nostro impegno è continuare a coltivare, insieme alle famiglie, un percorso di corresponsabilità educativa che sappia essere vicino ai bambini e attento ai loro bisogni – sottolinea Curreli –. In un tempo di cambiamenti rapidi, l’educazione rimane la via maestra per costruire una società più equa e inclusiva».

 


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