Vertenza Entrate

Vertenza entrate, Ledda (Cisl): «Efficacia accordo dipenderà dall’utilizzo delle risorse» Le parole del segretario generale della Cisl Sarda dopo l'intesa tra Stato e Regione

Il segretario della Cisl Pier Luigi Ledda | Foto Facebook CISL sarda

Bene la conclusione della vertenza, ora però serve il passo successivo: quello della capacità di spesa. La Cisl Sarda, attraverso le parole del segretario generale Pier Luigi Ledda ha commentato l’intesa raggiunta tra Stato e Regione sulla vertenza entrate e che, nel prossimo quadriennio, dovrebbe riportare nell’isola 1 miliardo e 390 milioni di euro.

«La definizione di un quadro pluriennale del valore complessivo di 1 miliardo e 390 milioni di euro rappresenta senza dubbio un risultato rilevante, ma ora si apre la parte decisiva: l’utilizzo delle risorse. Occorre orientare queste risorse verso servizi più forti, lavoro stabile, riduzione degli squilibri territoriali, infrastrutture materiali e sociali, sanità, scuola, mobilità, politiche di sviluppo e di coesione» ha chiarito il numero uno della Cisl isolana, che saluta positivamente anche l’apertura dei due tavoli tecnici. tra cui quello sui costi strutturali dell’insularità. «L’inserimento di un contributo aggiuntivo di 100 milioni per il biennio 2026-2027 – sottolinea il leader della Cisl – rappresenta un primo riconoscimento concreto dei costi strutturali dell’insularità, tema che la Cisl ha riportato con forza nell’agenda pubblica attraverso il percorso di Agenda Sardegna e il Patto per lo Sviluppo, il Lavoro e la Formazione». Poi il richiamo alla politica: «Risorse certe – prosegue Ledda – richiedono responsabilità e partecipazione. L’efficacia dell’accordo dipenderà da una programmazione chiara e vincolante dell’utilizzo delle risorse, da un coinvolgimento continuo delle parti sociali, da una gestione trasparente e misurabile, con obiettivi verificabili annualmente. La Cisl continuerà a vigilare, proporre e dialogare affinché queste risorse non diventino spesa indistinta, ma motore di sviluppo, qualità dei servizi, sostegno ai territori più fragili, riduzione delle diseguaglianze e valorizzazione del lavoro. La Sardegna – conclude Ledda – ha davanti un’occasione rara: trasformare una vertenza storica in un investimento sul futuro».


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