La vertenza

Vertenza Eurallumina: Cisl chiede risposte concrete e responsabilità Fumarola: «Operai arrampicati su silo a Portovesme, appello al lavoro e sviluppo sostenibile»

la segretaria nazionale riceve il casco di Simone Zucca, operaio Eurallumina, rappresentante Femca Cisl (foto Ufficio stampa Cisl)

«Facciamo un appello forte sulla vertenza dei lavoratori di Eurallumina di Portovesme, che richiede risposte ma anche responsabilità da parte di tutti». Lo ha dichiarato oggi a Cagliari la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, a margine del Consiglio Generale della Cisl Sardegna, incontrando uno degli operai salito per otto giorni sul silo numero 3 dello stabilimento del Sulcis.

«Questi lavoratori difendono con i denti il proprio posto di lavoro, ma anche le filiere industriali e lo sviluppo del territorio», ha sottolineato Fumarola. La Cisl, ha aggiunto, continuerà a sostenere gli operai in vista dell’incontro del 10 dicembre al Mimit. «È fondamentale che Regione e Governo ascoltino il loro grido di dolore. Arrampicarsi su un silo a 40 metri non è solo protesta estrema: è un appello per progettare un futuro».

La segretaria generale ha ribadito l’importanza di una strategia chiara per lo sviluppo della Sardegna, evitando interventi tampone e puntando su una visione di crescita concreta legata al lavoro, anche alla luce del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Particolare attenzione va alle aree interne, spesso colpite dallo spopolamento. «Non possiamo chiedere ai giovani di restare senza creare opportunità. Servono competenze, servizi e una contrattazione sociale efficace per rendere queste zone attrattive e vivibili», ha concluso.

Fumarola ha infine sottolineato che il patto proposto dalla Cisl mira a costruire un percorso stabile, responsabile e inclusivo, capace di garantire lavoro e prospettive concrete a tutti i cittadini della Sardegna.


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