
I lavoratori della Portovesme Srl in assemblea
Ci sarà ancora da aspettare per ottenere le risposte attese, almeno fino ai tavoli specifici che si terranno nelle prossime settimane. L’incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy tenutosi nella giornata di ieri, mercoledì 10 settembre, non ha prodotto quanto atteso dai sindacati e dalle autorità locali presenti al tavolo insieme al ministro Adolfo Urso.
Le parole del ministro
Eurallumina, SiderAlloys, Glencore: questi i temi affrontati già nelle scorse ore, con un rimando però agli incontri già previsti per ogni vertenza aperta. Il caso dell’attuale Rusal verrà affrontato il 16 settembre, mentre il giorno successivo sarà a Roma la discussione sulla SiderAlloys. Poi, i primi di ottobre, sarà la volta delle discussioni sul futuro della Glencore. Quello tenutosi ieri è stato un incontro preparatore, per stabilire una via verso un rilancio sistematico delle industrie nel sud-ovest dell’isola. «Abbiamo convocato questo tavolo con l’obiettivo di affrontare, in ottica di sistema, il rilancio industriale e occupazionale dell’intera area del Sulcis, le crisi che si trascinano da anni e le eventuali opportunità da cogliere – ha affermato il ministro Urso – Per questo serve impegno, responsabilità e leale collaborazione da parte di istituzioni, enti locali e sindacati. La sfida è complessa, serve lo sforzo di tutti. Il Sulcis – ha aggiunto Urso – può tornare ad essere un polo industriale, cogliendo le opportunità che vi sono proprio nelle filiere strategiche su cui la nostra Europa indirizza le maggiori risorse: pensiamo alle materie prime critiche e certamente anche al settore della Difesa, comparti in crescita».
La reazione dei sindacati
Le parole di Urso si scontrano però con le ricostruzioni dei sindacati che chiedono un passo diverso. «È preoccupante – ha affermato il segretario generale regionale Fausto Durante – e irrispettosa la mancata risposta del ministro Urso rispetto agli impresi e alle dichiarazioni fatte in precedenti incontri e durante la visita nel Sulcis». Fortemente critica anche la Uil. «Nell’incontro di oggi, sul polo industriale del Sulcis, il Mimit ha dato informazioni generiche e insufficienti – hanno dichiarato la Segretaria Confederale della UIL, Vera Buonomo, e la Segretaria Generale della UIL Sardegna, Fulvia Murru – Non possiamo più tollerare silenzi e ritardi che impediscono di rilanciare produzioni strategiche, condannando il territorio alla disoccupazione, allo spopolamento e alla povertà». Risposte concrete chiede «Non si può continuare a inseguire le emergenze – ha affermato invece Pier Luigi Ledda, segretario generale regionale della Cisl – È il momento di dare risposte concrete: piani industriali, investimenti e tutele per i lavoratori. Senza una strategia chiara, la Sardegna rischia di trasformarsi in un deserto industriale».
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