Sanità

Via libera ai medici sardi in pensione: la Consulta conferma la legge regionale Una risposta alla situazione di scopertura dell’assistenza primaria e della continuità assistenziale

La Corte costituzionale ha dichiarato infondata la questione di legittimità sulla legge sarda che proroga la possibilità per le Asl di utilizzare medici di medicina generale in pensione per garantire l’assistenza primaria.

Secondo la Consulta, la norma rappresenta «una risposta alla situazione di scopertura dell’assistenza primaria e della continuità assistenziale» e rientra nelle competenze regionali in materia di tutela della salute, senza violare quelle statali.

La sentenza n. 177, depositata oggi, conferma quanto già stabilito con la precedente decisione n. 84 del 2025: la proroga fino al 30 giugno 2025 della possibilità per i medici in quiescenza di operare – anche con contratti libero-professionali – nelle aree disagiate e di utilizzare i ricettari è pienamente legittima.

Il verdetto arriva mentre il Consiglio regionale, il 27 novembre, ha approvato una nuova norma che autorizza l’attività dei medici in pensione negli Ascot e nella continuità assistenziale fino al 31 dicembre 2026, misura ora potenzialmente rafforzata dalla decisione della Corte.


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