
Un’area dismessa che rinasce e diventa spazio verde per la comunità. La Giunta regionale, su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente, Rosanna Laconi, ha approvato le direttive operative che consentiranno di avviare concretamente il progetto del Comune di Quartu Sant’Elena per la rifunzionalizzazione delle ex Fornaci Picci in parco urbano.
L’intervento, finanziato con un contributo straordinario di 4,5 milioni di euro stanziato dal Consiglio regionale con la legge 11 settembre 2025, n. 24, è il frutto di una collaborazione istituzionale virtuosa tra Regione e Comune.
L’obiettivo è unire le strategie di rigenerazione urbana di Quartu con le politiche regionali per la sostenibilità ambientale, in linea con la Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile e con il programma «Sardegna più verde».
«Con questo intervento – spiega l’assessora Laconi – diamo concretezza a una visione condivisa: rigenerare spazi urbani abbandonati, restituirli ai cittadini e trasformarli in luoghi di vita, incontro e partecipazione. La città di Quartu assume un ruolo strategico nell’area metropolitana di Cagliari, contribuendo a un modello di sviluppo che integra qualità ambientale, coesione sociale e innovazione sostenibile».
Le direttive approvate dalla Giunta definiscono il quadro tecnico e gestionale necessario all’attuazione del progetto, garantendo al contempo il raggiungimento degli obiettivi regionali in materia di sostenibilità urbana.
Gli interventi previsti includono forestazione urbana, uso di materiali drenanti, recupero delle acque meteoriche, impianti fotovoltaici, sostituzione di specie alloctone con autoctone, e la creazione di percorsi natura e aree per attività culturali, sportive e ricreative. «L’area delle ex Fornaci Picci – aggiunge Laconi – diventa un simbolo di rinascita. È un esempio di come, attraverso la collaborazione tra istituzioni, si possa coniugare rigenerazione ambientale e sociale, trasformando un’area fatiscente in un motore di qualità urbana e benessere collettivo».
La Direzione generale della Difesa dell’Ambiente, tramite il Servizio Tutela della Natura e Politiche Forestali, seguirà ora gli atti gestionali successivi per garantire la piena integrazione tra programmazione regionale e azione locale.
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